WiFi4EU crolla sotto il peso delle richieste pervenute dai comuni. Annullate le candidature

A causa di un grave problema tecnico che ha messo in evidenza come il sistema informatico alla base di WiFi4EU fosse palesemente sottodimensionato, la Commissione Europea ha deciso di annullare ogni candidatura e ripetere l'iniziativa in autunno una volta che, si spera, i problemi saranno risolti.
WiFi4EU crolla sotto il peso delle richieste pervenute dai comuni. Annullate le candidature

Alcuni mesi fa la Commissione Europea aveva presentato il progetto WiFi4EU, un’iniziativa suddivisa in più tranche che in un primo tempo metteva a disposizione delle amministrazioni comunali circa 120 milioni di euro per realizzare reti WiFi gratuite, liberamente accessibili dai cittadini, per un minimo di tre anni dalla loro effettiva installazione: 15.000 euro per i comuni che intendono realizzare una rete WiFi pubblica.

L’iniziativa ha subito riscosso un successo enorme: ben al di sopra delle aspettative il numero di candidature ricevute non solo dall’Italia ma da ogni membro dell’Unione.


La Commissione Europea deve però fare i conti con una brutta figura di proporzioni notevoli: dopo le lamentele pervenute da più parti – per l’Italia da ANCI e UNCEM associazioni nazionali dei comuni e dei comuni montani -, il commissario Ue all’economia digitale, la bulgara Mariya Gabriel, ha annunciato la decisione draconiana di annullare l’invito alla presentazione delle candidature dello scorso 15 maggio.

Dopo un esame approfondito“, la Commissione ha concluso che “un problema tecnico ha impedito ai candidati di partecipare a parità di condizioni“.
È palese che la piattaforma WiFi4EU non fosse stata costruita dotandosi di una configurazione hardware e software ridondante, incapace di scalare verso l’alto in caso di workload davvero pesanti.

È infatti innegabile che l’infrastruttura informatica alla base di WiFi4EU, già a distanza di poche ore dall’apertura delle candidature, si è rivelata totalmente inadeguata non riuscendo a gestire correttamente le richieste avanzate dai comuni di tutta Europa.
Altrettanto facilmente ipotizzabile, però, i carichi di lavoro a cui WiFi4EU avrebbe dovuto sottostare sin dalle prime ore.
D’altra parte valeva la regola del first come, first served ovvero del “chi prima arriva meglio alloggia”: scontata quindi “la ressa” iniziale sui server WiFi4EU collassati sotto quello che, di fatto, si è trasformato in una sorta di attacco DoS.

Non è dato sapere neppure perché ci sia voluto più di un mese per annullare tutto quando l’incidente occorso era palese sin dal primo istante.

La Commissione Europea chiarisce che un nuovo invito per la presentazione delle candidature nell’ambito del progetto WiFi4EU sarà formulato in autunno, una volta che ci si sarà attrezzati in maniera adeguata.

Se hai registrato il tuo comune o la tua impresa di impianti Wi-Fi su WiFi4EU sarai informato per e-mail della riapertura del portale e della data di avvio del prossimo invito. Non è necessario registrarsi di nuovo“, si legge nel laconico comunicato che appare in home page.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti