Maggiore libertà per gli utenti europei di Windows: Microsoft si adegua al Digital Markets Act (DMA), introducendo cambiamenti significativi per andare incontro alle regolamentazioni dell’UE. Queste modifiche, già disponibili in fase beta, saranno completamente implementate entro luglio 2025, rivoluzionando l’esperienza d’uso del sistema operativo nell’Area Economica Europea.
Gli aggiornamenti riguardano sia Windows 10 che Windows 11, segnando un cambio di rotta per l’azienda di Redmond. Tra le novità principali spicca la possibilità di disinstallare completamente Edge, eliminare i risultati di Bing dalla ricerca di Windows e persino rimuovere il Microsoft Store, pur mantenendo la capacità di aggiornare le applicazioni già installate.
Un ulteriore miglioramento riguarda le notifiche: gli utenti non riceveranno più suggerimenti per impostare Edge come browser predefinito, a meno che non decidano di aprirlo volontariamente. Inoltre, selezionando un browser alternativo come Chrome o Firefox, questo verrà automaticamente aggiunto alla barra delle applicazioni, semplificando l’accesso e migliorando l’esperienza utente. Questi aggiornamenti sono disponibili a partire dalla versione 137.0.3296.52 di Edge, rilasciata a fine maggio 2025.
Windows in Europa: arrivano diversi cambiamenti
Un cambiamento particolarmente significativo riguarda l’associazione dei tipi di file al browser predefinito. In passato, la scelta di un browser alternativo modificava solo alcuni formati, come HTTPS e HTML. Ora, invece, l’associazione si estende a un numero maggiore di protocolli, tra cui FTP e SVG, garantendo una navigazione più fluida e coerente.
La ricerca di Windows si arricchisce con una nuova funzione: l’integrazione dei risultati provenienti da servizi di terze parti. Una volta installate, queste app di ricerca alternative potranno mostrare i propri risultati direttamente nella barra di Windows. Gli utenti avranno inoltre la possibilità di personalizzare l’ordine dei fornitori di risultati, adattando l’esperienza alle proprie preferenze.
Questi cambiamenti sono una risposta diretta al DMA, una normativa entrata in vigore a marzo 2024, che impone alle grandi piattaforme tecnologiche operanti nell’UE di garantire una concorrenza più equa e una maggiore libertà di scelta per gli utenti. La legge non si applica solo a Microsoft, ma coinvolge anche altri giganti del settore tecnologico come Google, Apple e Meta.