Windows Server vNext: come scaricare il file ISO aggiornato

Microsoft pubblica le immagini ISO e VHDX di Windows Server vNext: come provare in anteprima il sistema operativo.

Microsoft ha rilasciato l’immagine ISO aggiornata e il file in formato VHDX, da utilizzare con le principali soluzioni per la virtualizzazione, che consentono di provare in anteprima Windows Server vNext.

Con l’appellativo Windows Server vNext Microsoft fa genericamente riferimento alla nuova versione del sistema operativo destinato ai sistemi server che debutterà sul mercato in futuro e che succederà a Windows Server 2022.

vNext condivide il kernel della versione “Dev” di Windows 11 ed è scaricabile e installabile dagli interessati utilizzando la pagina di download previa iscrizione al programma Windows Insider.

La nuova versione di anteprima di Windows Server, disponibile anche in italiano, può essere provata senza limitazioni per un ampio periodo di tempo, fino al 15 settembre 2023.
I codici Product Key indicati di seguito sono validi per le corrispondenti edizioni in versione di prova (la scelta dell’edizione preferita può essere effettuata in fase d’installazione):

Windows Server vNext Server Standard: MFY9F-XBN2F-TYFMP-CCV49-RMYVH
Windows Server vNext Datacenter: 2KNJJ-33Y9H-2GXGX-KMQWH-G6H67

Le novità di Windows Server vNext punteranno su sicurezza, integrazione e gestione ibrida di Azure, piattaforma applicativa.
Installando vNext è possibile verificare a che punto si trova lo sviluppo della futura versione di Windows Server con la possibilità di provare per un lungo periodo di tempo (quasi un anno e non soltanto per 180 giorni) anche innovazioni come la compressione dei dati durante il trasferimendo dei file da una macchina all’altra, il supporto per Azure Stack HCI, l’utilizzo del protocollo QUIC su SMB, le funzionalità di sicurezza basate su TPM 2.0, la protezione del firmware e della memoria, l’avvio UEFI protetto, le funzionalità basate sulla virtualizzazione (Virtualization-based Security VBS e Hypervisor Enforced Code Integrity HVCI), l’utilizzo di TLS 1.3 abilitato per default nel caso delle connessioni HTTPS, l’uso della crittografia AES-256 con il protocollo SMB e dei DNS sicuri DNS-over-HTTPS (DoH).

È stato migliorato inoltre il supporto per la gestione dei container mediante Kubernetes, ottimizzare le prestazioni di rete e i servizi di archiviazione dati. Grazie al file system Microsoft Resilient File System (ReFS) è possibile creare snapshot dei file intervenendo rapidamente sui corrispondenti metadati.

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