Wine 5.0, per eseguire programmi Windows in ambiente Linux

Rilasciata la nuova major release per il 2020 di Wine, il layer di compatibilità che aiuta ad eseguire software Windows sulle principali piattaforme Linux.
Wine 5.0, per eseguire programmi Windows in ambiente Linux

Torna a far parlare di sé il progetto Wine. Acronimo di Wine is not an emulator, si tratta di un’applicazione che offre un layer di compatibilità per i programmi Windows su piattaforma Linux. Nato addirittura nel 1993, Wine raggiunge oggi la versione 5.0, si arricchisce di nuove funzionalità (soprattutto per quanto concerne il supporto audio e migliore sul versante grafico) e integra circa 7.400 correzioni per altrettanti bug.

Le chiamate Windows poste in essere dalle applicazioni eseguite in Windows grazie a Wine sono automaticamente convertite in chiamate Linux in modo che i programmi sviluppati per il sistema operativo Microsoft possano correttamente interagire con l’hardware.

La maggior parte dei moduli utilizzati da Wine 5.0 sono stati convertiti nel formato PE anziché appoggiarsi a binari ELF. In questo modo, almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, i software che integrano routine “anti-copia” dovrebbero funzionare senza problemi anche in Linux senza mostrare avvisi e senza arrestarsi prematuramente.

La nuova major release di Wine supporta anche configurazioni multi-monitor, le librerie XAudio2, FAudio e Vulkan 1.1.

Wine 5.0 può essere scaricato gratuitamente da questa pagina nelle versioni per le varie distribuzioni Linux oltre che per Android e macOS.

Il software è compatibile anche con le piattaforme gaming come Steam e permette di installare in Linux alcuni tra i più famosi titoli disponibili per l’ambiente Windows.

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