xMEMS porta il raffreddamento a stato solido negli SSD: prestazioni elevate senza throttling

xMEMS ha annunciato l'espansione della sua piattaforma µCooling, basata su una microventola a stato solido MEMS, per l'uso diretto sugli SSD in formato E3.S e NVMe M.2. Cosa cambia in termini di raffreddamento sui moderni dispositivi.
xMEMS porta il raffreddamento a stato solido negli SSD: prestazioni elevate senza throttling

xMEMS, azienda pioniera nel settore del raffreddamento a stato solido, ha annunciato l’estensione della propria innovativa piattaforma µCooling al mondo degli SSD. Il sistema, già apprezzato per le sue dimensioni estremamente ridotte e la silenziosità, sarà ora integrato direttamente su unità SSD in formato E3.S, destinate a data center e unità NVMe M.2, ampiamente utilizzate in PC desktop e notebook. L’obiettivo è garantire un raffreddamento diretto e localizzato dei chip NAND e dei controller, migliorando le performance sostenute e riducendo il rischio di thermal throttling.

µCooling: raffreddamento attivo ultra-compatto e silenzioso

La soluzione fan-on-a-chip µCooling consiste in una microventola a stato solido realizzata con tecnologia MEMS (Micro-Electro-Mechanical Systems), progettata per integrarsi direttamente nei circuiti elettronici senza richiedere spazio aggiuntivo.

Rispetto ai sistemi di raffreddamento attivi convenzionali — spesso ingombranti, rumorosi e inadatti a contesti miniaturizzati — µCooling opera in modo quasi impercettibile, con un ingombro trascurabile e senza rumori percepibili dall’utente.

Secondo Mike Housholder, vicepresidente marketing di xMEMS Labs, “gli SSD sono le autostrade dei dati dell’informatica moderna, ma quando si surriscaldano, tutto rallenta. µCooling è l’unica soluzione attiva abbastanza piccola da vivere dentro l’SSD, fornendo raffreddamento esattamente dove serve per prevenire il throttling e mantenere le massime velocità di trasferimento“.

Cosa si intende per raffreddamento a stato solido?

Il raffreddamento a stato solido (in inglese solid-state cooling) è una tecnologia che consente la dissipazione del calore senza parti meccaniche in movimento, sfruttando fenomeni fisici nei materiali solidi per trasferire il calore da un punto all’altro.

Ci sono diverse tecnologie per raggiungere l’obiettivo ma nel caso di xMEMS, il raffreddamento a stato solido avviene grazie a un sistema integrato in un apposito chip (MEMS, Micro-Electro-Mechanical System), realizzato con processi simili a quelli dei circuiti integrati. Non ha ventole tradizionali ma strutture miniaturizzate mobili realizzate in silicio, comandate elettricamente.

Si differenzia dalla dissipazione convenzionale perché è quasi esente da attrito meccanico (nessun cuscinetto, nessun albero motore), ha una durata molto superiore, può essere più silenzioso e preciso, è appunto integrabile a livello di chip.

Impatto su SSD consumer e server

Nella sua nuova applicazione, µCooling si posiziona come una risposta alle crescenti esigenze termiche degli SSD ad alte prestazioni, sempre più centrali in ambiti ad alta densità come i server per l’AI, ma anche nei portatili sottili dove il flusso d’aria è limitato.

Secondo i dati forniti da xMEMS, il sistema è in grado di dissipare fino a 3 watt di calore generato direttamente dal controller o dai chip NAND, di ridurre la temperatura media degli SSD dal 18% al 20%, di abbassare la resistenza termica del 25-30% migliorando la trasmissione del calore dai componenti interni verso l’esterno.

Tutto questo si traduce in una migliore stabilità operativa, una riduzione dell’usura termica dei componenti e, in ultima analisi, performance sostenute superiori nel tempo, anche sotto carichi di lavoro prolungati.

Dall’esperienza mobile alle infrastrutture AI

µCooling non nasce per il mercato SSD. La prima implementazione era stata pensata per il settore mobile: gli smartphone gaming, come quelli di Asus e Redmagic, avevano iniziato a integrare sistemi di raffreddamento attivo. µCooling offre un’alternativa più elegante e scalabile, che oggi trova nuove applicazioni anche nel segmento enterprise.

La piattaforma è già stata adottata nei ricetrasmettitori ottici ad alte prestazioni per data center AI, dove l’ingombro minimo e l’efficienza della dissipazione sono essenziali per mantenere la latenza ridotta e garantire integrità nel trasferimento dati.

Credit immagine in apertura: xMEMS

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