Nokia certifica l'abbandono definitivo di Symbian

La rete celebra il de profundis di Symbian. Il sistema operativo le cui radici affondano addirittura negli anni '80 (discende da EPOC, quella che Psion definì "l'inizio di una nuova era") che iniziò la sua rapida scalata nel giugno 1998...
Nokia certifica l'abbandono definitivo di Symbian

La rete celebra il de profundis di Symbian. Il sistema operativo le cui radici affondano addirittura negli anni ’80 (discende da EPOC, quella che Psion definì “l’inizio di una nuova era”) che iniziò la sua rapida scalata nel giugno 1998 con la fondazione di Symbian Ltd., un joint venture fra Psion, Nokia, Motorola ed Ericsson, muore quest’oggi. Sì, perché Nokia – che grazie a Symbian ha fondato, negli anni passati, buona parte del suo successo prima dell’avvento dei più moderni smartphone -, ha ufficialmente confermato che il telefono 808 PureView (annunciato in occasione del Mobile World Congress di Barcellona, a febbraio 2012) è destinato ad essere l’ultimo dispositivo a cuore Symbian. Symbian era già da tempo un “condannato a morte”: più volte, il CEO di Nokia – Stephen Elop – aveva parlato di problemi competitivi ormai duri a risolversi confermando la decisa svolta verso la piattaforma Windows Phone di Microsoft.

Ciò che probabilmente ha ucciso Symbian è la convizione di Nokia che si avesse a che fare con una guerra tra dispositivi. Non è stato così ed Elop l’ha poi sottolineato: “la battaglia tra device mobili è divenuta una guerra fra ecosistemi dove per ecosistemi s’intende non solamente l’hardware ed il software del dispositivo ma anche sviluppatori, applicazioni, e-commerce, advertising, ricerca, applicazioni “social”, servizi basati sul rilevamento della posizione dell’utente, comunicazioni unificate e molto altro ancora. I nostri concorrenti non stanno facendo proprie le nostre quote di mercato con i dispositivi ma grazie ad interi ecosistemi“.

I numeri diffusi a novembre scorso da IDC riflettono l’assunto di Elop: solo nell’ultimo anno, Symbian ha perso il 77,3% delle quote di mercato passando dal 14,6% del terzo trimestre 2011 al ridottissimo 2,3% del terzo trimestre 2012. Durante il medesimo lasso di tempo, Android – sempre stando ai dati di IDC – avrebbe fatto segnare un +91,5% passando dal 57,5% al 75% del mercato. Notevole crescita anche per Apple iOS (+57,3%) che raggiunge quasi il 15%.

Così, dopo aver passato di mano Symbian, Nokia ne certifica oggi la fine, sempre più impegnata – insieme con Microsoft – nel sostenere la crescita di Windows Phone, parte di un ecosistema molto più ampio sul quale il colosso di Redmond ha scommesso con il lancio di Windows 8 (vedere anche In Europa guida Android ma Windows Phone cresce molto).

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