Speed test WiFi, quanto è veloce la connessione wireless

I risultati dei test effettuabili online non possono essere ritenuti affidabili se l'obiettivo fosse quello di verificare le reali potenzialità della propria rete WiFi. Vediamo come eseguire uno speed test WiFi attendibile.

Nel corso degli anni sono stati via a via approvati vari standard per il trasferimento di dati attraverso connessioni WiFi. Tali standard, nel loro complesso, sono definiti dalle specifiche IEEE 802.11 e da una serie di versioni (contraddistinte da una o più lettere) che differiscono per la modulazione, la banda teoricamente disponibile e la velocità di trasferimento dati ottenibile, la larghezza di banda, lo spettro di frequenze utilizzato, la possibilità di usare più flussi spaziali (MIMO, Multiple-input and multiple-output) e le funzionalità aggiuntive (i.e. Beamforming). Effettuare uno speed test WiFi aiuta a capire quali sono le reali prestazioni della rete wireless che si sta utilizzando e a quale velocità è possibile trasferire i dati.

Gli standard WiFi in breve

Tralasciando le versioni più vecchie dello standard IEEE 802.11, citiamo quelle che risultano ancora in uso oggi:

  • 802.11n (WiFi 4). Approvato in versione definitiva a settembre 2009, 802.11n lavora sia sui 2,4 GHz che sui 5 GHz. Consente inoltre di arrivare a una velocità teorica di 300 Mbps. Per la prima volta diventa inoltre possibile usare la tecnologia MIMO così da estendere la banda disponibile grazie all’utilizzo di più antenne e segnali. Router e dispositivi WiFi collegati possono inviare e ricevere simultaneamente più stream di dati incrementando significativamente la velocità del collegamento. I device 802.11n sono capaci di estendere anche il raggio di copertura della rete WiFi.
  • 802.11ac (WiFi 5). Diventato ufficialmente standard a gennaio 2014, 802.11ac utilizza la tecnologia dual band permettendo la gestione simultanea di più connessioni sia sui 2,4 che sui 5 GHz. Sulla carta consente di arrivare a 1.300 Mbps sui 5 GHz e ottenere fino a 450 Mbps sui 2,4 GHz.
    Con 802.11ac si può fare uso di una larghezza di banda più ampia (fino a 160 MHz), si possono usare più flussi spaziali MIMO (fino a 8), MIMO multi-utente, modulazione ad alta densità (fino a 256 QAM) e Beamforming (offre notevoli vantaggi rispetto alla tradizionale diffusione omnidirezionale del segnale WiFi orientandolo verso la posizione in cui sono situati fisicamente i vari client).
  • 802.11ax (WiFi 6). È stato introdotto nel 2019 ed è progettato per offrire una maggiore efficienza spettrale, una maggiore capacità e prestazioni più elevate in ambienti ad alta densità di dispositivi connessi.
  • 802.11axe (WiFi 6E). Versione dello standard WiFi che dopo tanti anni introduce l’utilizzo di una nuova banda di frequenze. Questa volta sono state scelte le frequenze sui 6 GHz in modo da estendere ulteriormente la capacità della rete.

Sigle AC, AX e AXE: quanto marketing…!

Ovviamente c’è molto marketing nell’utilizzo delle sigle “AC”, “AX” e “AXE” perché nessun dispositivo WiFi può neanche lontanamente avvicinarsi alla banda complessivamente gestibile. Il numero che compare accanto ad AC e AX nel nome del modello, rappresenta infatti la velocità raggiungibile sommando la banda disponibile su tutte le frequenze supportate (ad esempio 2,4 GHz, 5 GHz e 6 GHz). Le velocità realisticamente ottenibili con il WiFi sono decisamente più ridotte. Banda disponibile e raggio di copertura del router WiFi, sono inoltre alcuni dei parametri sui quali è bene riflettere.

Inoltre un’osservazione banale ma, allo stesso tempo, essenziale: per provare a sfruttare la velocità di connessione massima, è necessario che sia il dispositivo client che il router supportino uno standard WiFi recente. Diversamente, le prestazioni del trasferimento dati WiFi saranno fissate dal dispositivo più vecchio e lento.

Speed test WiFi ovvero come misurare la velocità della connessione wireless

Uno degli errori che in molti commettono è quello di eseguire lo speed test WiFi usando uno dei tanti servizi disponibili online. Lo speed test della connessione Internet non è utile per accertare le performance della WiFi. Non ha senso verificare quant’è veloce un trasferimento dati in download e in upload comunicando con un server remoto, esterno alla propria rete locale.

Per effettuare uno speed test WiFi è necessario accertare le prestazioni durante i trasferimenti dati all’interno della rete LAN, di casa, dell’ufficio o dell’azienda. Non è necessario e anzi è controproducente “chiamare in causa” server remoti.

A meno di non utilizzare connessioni in fibra FTTH ultraperformanti o, al limite, anche FTTC fino a 100 o 200 Mbps in downstream, anche le performance offerte dai dispositivi compatibili WiFi 802.11ac, potrebbero risultare notevolmente ridotte. In un altro articolo abbiamo visto le differenze tra le varie tipologie di connessioni FTTx.

Per capire quanto va veloce la WiFi, davvero, è quindi necessario effettuare uno speed test locale escludendo i trasferimenti dati da e verso server remoti.

Inutile dire, come già ricordato più volte, che la velocità di trasmissione dati via WiFi è fortemente influenzata dalla distanza dal router, dall’access point o dal ripetitore oltre che da molti altri fattori.

LAN Speed Test

Per effettuare uno speed test WiFi, si può ricorrere a un’applicazione gratuita come LAN Speed Test. Esattamente come fanno le altre applicazioni della sua categoria, LAN Speed Test crea un flusso di dati tra due dispositivi sulla rete locale e misurano la velocità effettiva di trasferimento dei dati.

Consigliamo di scaricare i seguenti due moduli che sono completamente gratuiti:
LAN Speed Test
LAN Speed Test Server

Il programma esegue il test locale della banda disponibile usando due differenti approcci, applicabili a discrezione dell’utente. Il primo consiste nello scrivere e successivamente leggere un file di dimensione variabile su una cartella condivisa in rete locale; l’altro prevede la connessione al modulo server in esecuzione su un dispositivo connesso in LAN.

Velocità di download e upload via WiFi con il collegamento a una cartella condivisa

Per effettuare un test di velocità della WiFi con LAN Speed Test, basta seguire alcuni semplici passaggi:

1) Da un dispositivo WiFi Windows accedere a una cartella condivisa su un sistema collegato alla rete locale mediante cavo Ethernet.
2) Avviare LAN Speed Test e digitare il percorso della cartella condivisa nel campo Folder. Dopo \\ si può specificare il nome del sistema cui ci si deve collegare oppure il suo indirizzo IP privato (nel nostro caso 192.168.1.63).


3) Premere il pulsante Start test quindi digitare ad esempio 100 nella casella Filesize in Megabytes. In questo modo LAN Speed Test crea un file temporaneo da 100 MB nella cartella specificato al passo precedente.

4) Assicurarsi di spuntare la casella Delete this file when finished e premere OK.

5) Dopo aver atteso alcuni secondi, nelle caselle Mbps si legge il valore rilevato da LAN Speed Test nella scrittura e nella lettura del file attraverso la WiFi. Nell’esempio, il valore in Mbps è compreso tra 88 e 93 Mbps il che significa che il file è stato trasferito nella rete WiFi fino a 11,6 MB/s circa.

Come accennato in precedenza, anziché scrivere e leggere un file su una cartella condivisa, LAN Speed Test permette anche di usare, in alternativa, il suo modulo server (secondo link offerto in precedenza). Tale modulo server deve essere avviato su un PC collegato in rete locale via cavo Ethernet mentre sul dispositivo WiFi si eseguirà il software LAN Speed Test.
L’indirizzo IP privato da digitare nel campo Folder or Server IP deve corrispondere questa volta a quello del server LAN Speed Test.

iPerf, speed test WiFi con approccio client-server

Sebbene non sia propriamente recente, iPerf è uno strumento ampiamente utilizzato per testare le prestazioni di rete. È possibile ricorrere a iPerf per eseguire test di velocità tra due dispositivi sulla stessa rete locale.

L’applicazione utilizza un approccio client-server: è possibile eseguire iPerf come server su un dispositivo e come client sull’altro dispositivo per misurare la velocità di trasferimento dei dati.

Dopo aver estratto iPerf in una cartella, è possibile avviare il programma in modalità server semplicemente digitando il comando che segue: iperf -s. L’applicazione deve essere avviata dal prompt dei comandi digitando cmd nella casella di ricerca di Windows quindi scegliendo Esegui come amministratore.

A questo punto, è possibile eseguire iPerf su un dispositivo client digitando al prompt dei comandi iperf -c seguito dall’indirizzo IP privato del sistema server.

Al termine del test, dopo l’avvenuto trasferimento dati, iPerf mostra i risultati completi della prova indicando la velocità rilevata nelle comunicazione tra server e client locali.

Speed test WiFi limitato dalla scheda di rete wireless

Attenzione però che l’errore è in agguato. Le performance rilevate dai programmi citati in precedenza, possono essere limitate dalle schede di rete utilizzate su ciascun dispositivo. Questo vale sia per lo speed test WiFi che per la verifica della velocità della connessione via cavo Ethernet.

Nel caso della WiFi, il supporto di differenti standard da parte del router e dei dispositivi collegati può influenzare negativamente le prestazioni. Stessa cosa si può dire per i cavi Ethernet: se un cavo Cat-5 permette di trasferire fino a 1 Gbps, un vecchio cavo Ethernet Cat-5 non può superare 100 Mbps. Se si provasse a trasferire via WiFi 802.11ac un file con una velocità che sulla carta dovrebbe superare i 100 Mbps, il valore sarà “strozzato” dalle ridotte potenzialità del cavo (collo di bottiglia).

Controllare le proprietà della scheda di rete

Si prema la combinazione di tasti Windows+R quindi si digiti devmgmt.msc. Nella sezione Schede di rete si faccia doppio clic sul nome della scheda Ethernet o WiFi installata sul dispositivo in uso quindi si acceda alla scheda Avanzate.

Nell’elenco Proprietà si selezioni Speed/duplex settings quindi si faccia clic sul menu a tendina Valore. La presenza dell’indicazione 1 Gbps Full Duplex sta a confermare che si sta usando una scheda di rete recente che non pone alcun limite rispetto all’ampiezza di banda.

Viceversa, se il valore più elevato che si dovesse leggere fosse ad esempio 100 Mbps Half-Duplex, significa che la scheda di rete è piuttosto vecchia, consente di trasferire solo fino a 100 Mbps e per di più (Half-Duplex) in un’unica direzione alla volta. In un altro articolo abbiamo visto perché la velocità è limitata a 100 Mbps su connessione Ethernet e come risolvere il problema.

Gestire la modalità wireless per la scheda WiFi

Nel caso delle schede WiFi, si deve cliccare sulla voce Wireless Mode nella lista Proprietà della scheda Avanzate.
Nel menu a tendina, l’assenza di qualunque riferimento a 802.11ac, 802.11ax o 802.11axe, sta a significare che non è possibile trasferire i dati in modalità wireless alla massima velocità ma utilizzare, al massimo, gli standard 802.11b, 802.11b/g oppure 802.11b/g/n.

Per controllare che un notebook o un altro dispositivo mobile Windows supportino gli standard WiFi più aggiornati, si può anche aprire il prompt dei comandi (Windows+R, cmd) quindi digitare quanto segue:

netsh wlan show drivers

Accanto alla voce Tipi frequenza radio supportati si leggono tutti gli standard 802.11 che sono supportati dalla scheda di rete e dai suoi driver.


Nota: nel caso di LAN Speed Test qualche motore di scansione antimalware potrebbe restituire un falso positivo. Il software è ovviamente del tutto legittimo e affidabile. Le segnalazioni errate derivano dalle funzionalità server e di scansione che il programma integra.

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