Con iBeacon Apple porta le informazioni sui device degli utenti

Mentre Google sta investendo molto sulla tecnologia NFC, Apple cerca di giocare d'anticipo portando iBeacon nei suoi 254 negozi sparsi qua e là per gli Stati Uniti.

Mentre Google sta investendo molto sulla tecnologia NFC, Apple cerca di giocare d’anticipo portando iBeacon nei suoi 254 negozi sparsi qua e là per gli Stati Uniti. Ma cos’è iBeacon?
Si tratta di una tecnologia che permette agli esercenti di dialogare automaticamente con i potenziali clienti senza che vi sia bisogno di un addetto in carne ed ossa. I dispositivi iBeacon di Apple possono dialogare con qualunque device iOS 7 trasmettendo informazioni ed offerte speciali.
Al possessore di un iPhone o di un iPad aggiornato ad iOS 7 basterà, ad esempio, passare davanti al bancone del negozio per ottenere l’elenco delle promozioni in corso, le offerte speciali ed eventuali buoni sconto.
Seguendo un concetto spesso ricordato anche da Eric Schmidt, presidente esecutivo di Google, anche nel caso di Apple sono le informazioni ad arrivare direttamente nelle mani degli utenti.

Posizionando iBeacon in zone strategiche, si può informare l’utente sulle occasioni d’acquisto non appena questi transita dinanzi ad un negozio, indicargli l’addetto a cui rivolgersi per chiedere assistenza su di una problematica o fare in modo al negoziante di individuare il cliente all’interno del suo esercizio commerciale.
Il dialogo fra iBeacon ed i dispositivi Apple iOS 7 avviene utilizzando Bluetooth 4.0 Low Energy.

L’utilizzo di iBeacon non è assolutamente riservato solo ad Apple ed ai suoi partner. Una casa editrice londinese – Exact Editions – ha studiato un nuovo modo per acquisire nuovi lettori. Non appena il possessore di un device iOS 7 con Bluetooth attivo si recherà in un bar, ad esempio, e pagherà almeno un caffé dirigendosi nella zona occupata dalla cassa, riceverà automaticamente – sul suo smartphone o sul tablet – riviste e giornali in formato digitale.
All’interno del bar, tipicamente, le pubblicazioni potranno essere consultate senza limitazioni mentre verranno rese disponibili solo in abbonamento all’uscita dal locale.

Un’idea sicuramente innovativa che aiuta sia l’editore che il gestore dell’esercizio commerciale a fare business incrementando i rispettivi guadagni. Da un lato l’editore può proporre al negoziante la sottoscrizione di un contratto di abbonamento per la distribuzione di contenuti selezionati alla clientela, dall’altro il commerciante può incrementare il numero dei clienti offrendo un servizio particolarmente gradito. L’editore, poi, potrà acquisire nuovi lettori offrendo modalità agevolate per la consultazione delle varie testate in digitale fuori dai locali coperti da iBeacon.

Per quanto riguarda Apple, la società si sta per il momento limitando a disporre l’installazione di iBeacon nei suoi store d’Oltreoceano. Non è ancora chiaro quando una simile iniziativa possa essere traghettata anche in Europa ed in Italia.

Anche PayPal aveva recentemente presentato un meccanismo simile (che ne ricalca parzialmente il nome, Beacon senza la “i” iniziale) incentrandone il funzionamento, però, soprattutto sulle esigenze legate ai pagamenti in mobilità.

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