Fibra ottica, come diventerà più veloce con G.fast su FTTC

Enhanced VDSL2 e G.fast, fibra ottica più veloce anche in modalità FTTC. Differenze e modalità di erogazione della connettività a banda ultralarga fino a 500 Mbps e 1 Gbps con l'ultimo tratto in rame (doppino telefonico).
Fibra ottica, come diventerà più veloce con G.fast su FTTC

La connettività in fibra ottica in modalità FTTH (Fiber-to-the-Home; il cavo fibra viene portato fino al router dell’abbonato) è per il momento prerogativa solo delle città più popolose e delle aree industriali più importanti del Paese.
Anche in modalità FTTC (Fiber-to-the-Cabinet), si potranno però presto raggiungere velocità di trasferimento dati particolarmente elevate, fino a 500 Mbps (vedere anche Mbps cosa significa e a che cosa corrisponde?).
Nonostante l’ultimo tratto sfrutti il vecchio doppino telefonico in rame e la fibra ottica arrivi solo fino all’armadio stradale, sarà quindi possibile raggiungere velocità molto superiori alle attuali, sia in downstream che in upstream.

Fibra ottica più veloce con la tecnologia G.fast

G.fast è uno standard approvato nel 2014 dall’ITU (International Telecommunication Union) che, utilizzando apparati di rete compatibili permette di trasferire dati fino a 500 Mbps in entrambe le direzioni.

L’adozione di G.fast da parte dei produttori di router modem e, soprattutto, degli operatori di telecomunicazioni consentirà di arginare il problema dell'”ultimo miglio” nel caso delle connessioni in fibra ottica.

Grazie a G.fast, quando l’armadio stradale non dista più di 150 metri dall’edificio del cliente finale, verosimilmente si possono raggiungere velocità di trasferimento dati comprese tra 200 e 500 Mbps.
Intorno ai 500-600 metri di distanza dall’armadio stradale si può arrivare fino a 100-150 Mbps.

Per sapere se l’armadio stradale ove è attestata la propria utenza fosse già raggiunto dalla fibra ottica e conoscere la sua distanza stimata, è possibile fare riferimento alle indicazioni riportate negli articoli Mappa centrali Telecom e armadi stradali e Copertura fibra: ecco quella attuale e pianificata.

G.fast può essere considerato come un rivale della tecnologia Enhanced VDSL2: la sua principale prerogativa è quella di consentire il raggiungimento di velocità di trasferimento dati particolarmente elevate nella zona limitrofa all’armadio stradale raggiunto con un collegamento in fibra ottica.

Mentre VDSL2 e Enhanced VDSL2 lavorano, rispettivamente, su uno spettro di frequenze esteso fino a 17 e 35 MHz, G.fast srutta frequenze fino a 106 e 212 MHz in modo da raggiungere velocità aggregate (upstream più downstream) fino a 1 Gbps su doppino telefonico nelle immediate vicinanze dell’armadio stradale. Realisticamente, comunque, come premesso nell’introduzione, non si superano i 500 Mbps entro i 150 metri di distanza.

G.fast aiuta quindi moltissimo quando l’utenza finale servita mediante doppino telefonico non dista molto dall’armadio; oltre i 300 metri, infatti, le prestazioni di G.fast sono sostanzialmente sovrapponibili con quelle di VDSL2.


Il comportamento di G.fast raffrontato con VDSL2 appare evidente esaminando il grafico in figura. Le prestazioni di Enhanced VDSL2 sono rappresentate dalla curva VDSL 35b.

TIM sta attualmente investendo su Enhanced VDSL2: dal prossimo 7 giugno, infatti, dovrebbe iniziare la fornitura del servizio in fibra ottica FTTC fino a 200 Mbps in downstream e 20 Mbps in upstream. Il profilo tecnico 35b, ove disponibile, deve essere necessariamente coadiuvato dall’utilizzo di un “modem” compatibile.
Stando a quanto trapelato, TIM dovrebbe mettere a disposizione dei suoi clienti il nuovo modem router Technicolor DGA4130.

Fastweb, invece, sta investendo proprio su G.fast. L’operatore di telecomunicazioni prevede, ove possibile, l’utilizzo di DSLAM più a valle rispetto allo stesso armadio stradale così da ridurre ulteriormente la distanza con il “modem” dell’abbonato.
Il cavo fibra dovrà però essere portato oltre l’armadio stradale, fino al DSLAM. Ecco perché in questo caso si parla di configurazione FTTdp (Fiber To The distribution point).

L’architettura FTTdp, con le linee in rame molto più corte rispetto ad FTTC, permette di aumentare la velocità offerta ai clienti finali. Utilizzare la tecnologia VDSL non è ideale, perché lo spettro limitato non permette di sfruttare a pieno il potenziale di una linea lunga da 20m fino a 200‑250m. Ed è proprio in queste situazioni che G.fast dà il meglio di sé.

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