L'Europa premia gli operatori infrastrutturali puri e le connessioni in fibra FTTH

C'è accordo sul nuovo Codice Europeo delle comunicazioni elettroniche che sarà verosimilmente approvato entro l'estate in via definitiva. Open Fiber plaude all'iniziativa europea che, secondo la società controllata da Enel e CDP, avrà un impatto benefico anche in Italia.

Il Consiglio e il Parlamento europeo hanno raggiunto l’accordo per mettere a punto il nuovo Codice Europeo delle comunicazioni elettroniche.
Gli organismi europei, su sollecitazione della Commissione, affermano di ritenere prioritari gli investimenti in reti ad altissima capacità e decidono di privilegiare modelli che possano favorire lo sviluppo di reti in fibra ottica prevedendo una regolamentazione più favorevole per gli operatori “wholesale only.
L’Europa riconosce insomma il ruolo cruciale che riveste lo sviluppo delle reti FTTH (Fiber-to-the-Home).

Le reti in fibra sono peraltro l’infrastruttura di base anche per le telecomunicazioni mobili, grazie al nuovo standard 5G.
Il presidente di Open Fiber, Franco Bassanini, ha ovviamente accolto con grande favore l’accordo tra Parlamento europeo, Consiglio e Commissione confermando come le reti FTTH siano le uniche capaci di assicurare le prestazioni richieste dalla Gigabit Society per i prossimi anni in termini di velocità di accesso, affidabilità, latenza, bassi costi di manutenzione e di energia.


Il nuovo codice vuole premiare gli operatori infrastrutturali puri che si dedicano allo sviluppo di reti a cui tutti gli operatori interessati possono accedere in forma paritaria e non discriminatoria. “L’operatore wholesale only, privo di unità di business retail, può interamente dedicarsi allo sviluppo di una rete sempre più performante da offrire in particolare agli altri operatori TLC che sono visti esclusivamente come clienti e non come concorrenti. Questa evoluzione normativa consente un più rapido cambiamento nella direzione della Gigabit society, creando le condizioni per una digitalizzazione più pervasiva e una maggiore competitività dell’economia“, ha osservato Bassanini.

A questo punto il codice dovrebbe essere approvato in sede europea entro fine estate per poi essere recepito dai singoli Stati membri dell’Unione Europea in due anni massimo.

L’Europa parla poi finalmente di accesso Internet considerato come “servizio universale” da assicurare a ogni cittadino, dell’imposizione di un tetto massimo di 19 centesimi al minuto per tutte le chiamate internazionali tra Stati membri, dell’accesso non discriminatorio agli strumenti di telecomunicazioni per tutti i disabili, di un maggior coordinamento per gestire gli attacchi informatici e migliorare le misure di sicurezza, di benefici e protezioni per il consumatore-utente indipendentemente dal servizio da questi utilizzato.

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