Microsoft modifica Windows 10 e Kaspersky ritira la denuncia in Commissione Europea

Microsoft e Kaspersky hanno trovato un accordo: la società di Redmond, al momento del rilascio del Fall Creators Update, modificherà il comportamento di Windows 10 per quanto riguarda la gestione degli antimalware di terze parti. Ecco i dettagli dell'intesa.

Con il lancio del prossimo Fall Creators Update, a metà settembre, Microsoft modificherà il modo con cui vengono gestiti gli antivirus di terze parti in Windows 10.

Windows 10, innanzi tutto, permetterà agli sviluppatori di soluzioni antimalware di terze parti di utilizzare le proprie finestre di notifica per informare gli utenti prima e dopo la scadenza dell’abbonamento.


In altre parole, nel caso degli antimalware commerciali, i produttori potranno mostrare una finestra di notifica – direttamente supportata da Windows 10 – quando la licenza sta per scadere e dopo il termine del periodo di abbonamento. In questo modo, gli utenti saranno ben consapevoli dell’accaduto e potranno scegliere come comportarsi.

Microsoft modificherà anche la notifica di sistema con cui gli utenti vengono informati circa l’avvenuta scadenza di un prodotto antivirus. Dopo l’installazione di Windows 10 Fall Creators Update, infatti, la notifica non potrà essere ignorata dagli utenti come accade oggi e resterà in primo piano, sullo schermo, fintanto che l’utente non deciderà se rinnovare la soluzione per la sicurezza in uso, passare a un altro prodotto (magari gratuito) oppure attivare la protezione predefinita di Windows Defender.

Gli interventi proposti da Microsoft sono piaciuti a Kaspersky che aveva recentemente presentato una denuncia innanzi alla Commissione Europea: Kaspersky si rivolge all’antitrust europea: Windows Defender esclude gli antivirus rivali.

Dopo la prima risposta di Microsoft (Microsoft risponde a Kaspersky restituendo al mittente ogni accusa), che non era stata ritenuta soddisfacente, adesso Kaspersky decide di ritirare l’esposto presentato in Commissione Europea spiegando che non vi sono più le condizioni per proseguire la vertenza.

Microsoft, da parte sua, ha dichiarato di aver apprezzato la decisione, frutto del continuo lavoro con le aziende partner: “siamo felici di aver individuato una base comune che abbia permesso di mettere da parte ogni controversia in Europa così come in Russia“.

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