Modem libero: si parte il 31 dicembre e TIM comincia a informare i clienti

AGCOM: il modem libero diverrà una realtà a partire dal 31 dicembre 2018. Dopo che il TAR del Lazio ha respinto la richiesta di sospensiva avanzata da TIM, adesso l'operatore di telecomunicazioni comincia a informare i clienti. Ancora tanti punti interrogativi sulle modalità per richiedere le credenziali VoIP e cessare la corresponsione dei canoni di abbonamento per i modem router a noleggio.

TIM aveva recentemente presentato un ricorso dinanzi al TAR del Lazio per richiedere una sospensiva del provvedimento approvato da AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) quest’estate e riferito alla possibilità per i clienti di utilizzare un modem router acquistato in proprio in sostituzione di quello messo a disposizione dagli operatori di telecomunicazioni italiani per l’accesso alla rete.
Il TAR del Lazio ha respinto il ricorso di TIM a metà novembre 2018 confermando di fatto l’entrata in vigore del provvedimento AGCOM per il 31 dicembre.

La delibera AGCOM 348/18/CONS sancisce non soltanto il diritto per gli utenti di scegliere liberamente gli apparati da utilizzare per il collegamento alla rete di ciascun provider ma stabilisce l’obbligo in capo a questi ultimi di fornire i dati per l’utilizzo di tutti i servizi attraverso dispositivi di terze parti, credenziali VoIP comprese quindi.

Nonostante la proroga di un mese recentemente concessa dall’Autorità (Modem libero: tutto rimandato di 30 giorni) le nuove disposizioni in tema di modem libero entreranno in vigore il prossimo 31 dicembre, fatti salvi eventuali “imprevisti” dell’ultimo minuto.


A dicembre il TAR prenderà infatti in esame i ricorsi presentati da Vodafone e Fastweb che vorrebbero addirittura l’annullamento del provvedimento AGCOM e non una sospensiva come chiesto da TIM.

Nell’articolo Modem libero: come scegliere e usare il router abbiamo illustrato le principali novità della delibera AGCOM mentre in un successivo approfondimento abbiamo messo in evidenza i dubbi avanzati da 3CX soprattutto in materia di VoIP: Modem libero e VoIP, ci sono ancora zone d’ombra secondo 3CX.


Sulla pagina Facebook del progetto Modem Libero, nato con lo scopo di sensibilizzare i consumatori italiani sul loro diritto alla libertà di scelta del router, è comparso uno screenshot di una recente bolletta TIM in cui l’operatore di telecomunicazioni informa il cliente sulla possibilità – a partire dal prossimo 1° dicembre – di scegliere liberamente il modem router da usare per la sua connessione a banda larga o ultralarga.

Riconosciuta e fatta salva la libertà di scelta del modem, purtroppo TIM ancora non si esprime né sulle modalità per recuperare i dati VoIP, utilizzabili per configurare modem e apparati di terze parti, né presenta la procedura da seguire per richiedere la restituzione dell’apparato in comodato d’uso o a noleggio e la cessazione della corresponsione dei canoni di abbonamento.

Limitatamente ai contratti in essere che prevedono l’utilizzo obbligatorio del terminale a titolo oneroso per l’utente finale, gli operatori di telecomunicazioni sono infatti tenuti a “proporre agli abbonati l’eventuale variazione senza oneri dell’offerta commerciale con la possibilità di passare a una equivalente offerta commerciale che preveda la fornitura dell’apparecchiatura terminale a titolo gratuito o che non ne vincoli l’utilizzo attraverso l’imputazione di costi del bene o dei servizi correlati al terminale nella fatturazione“.
Come alternativa AGCOM ha previsto per l’utente finale la facoltà di “recedere dal contratto senza oneri diversi dalla mera restituzione del terminale“.
Gli operatori potranno comunque continuare a offrire i loro modem router ai clienti ma il loro costo deve essere ben chiaro e separato da quello di altri servizi extra.

Qualcuno ipotizza che TIM possa proporre ai clienti ai quali viene fatturato il modem router un abbonamento equivalente con la presenza del servizio di assistenza e consulenza TIM Expert, come già fatto per tutte le nuove linee.

L’Autorità potrebbe a questo punto verificare con particolare attenzione i comportamenti che i fornitori di servizi Internet porranno in essere d’ora in avanti. La trasformazione dei costi precedentemente applicati per la fornitura del modem sotto forma di servizi extra potrebbe portare alla pubblicazione di ulteriori integrazioni e chiarimenti.

Resta purtroppo ancora inesorabilmente vuota la pagina allestita da AVM che sarà aggiornata con i parametri forniti dagli operatori di telecomunicazioni per la configurazione dei modem router di terze parti.

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