Già a luglio 2022 si vociferava del passaggio di Microsoft ai rilasci triennali delle nuove versioni di Windows. Nuovi indizi suggeriscono l’uscita di Windows 12 che sarebbe ad oggi pianificata per la seconda metà del 2024.
Che gli ingegneri e i tecnici Microsoft siano al lavoro sull’interfaccia di Windows 12 lo si sapeva già da un po’ anche se qualcuno aveva sollevato dubbi che si potesse trattare di novità in fase di preparazione per un futuro feature update di Windows 11.
Il leaker che nel recente passato ha pubblicato in anticipo le specifiche complete dei processori Intel Xeon W3400/2400 prima del lancio ufficiale, sostiene che Intel sarebbe già informata della data di lancio di Windows 12.
In un documento interno della società di Santa Clara che fa riferimento alle specifiche dei futuri processori Intel Meteor Lake-S per desktop, non vi sarebbero solo le caratteristiche della nuova offerta ma anche riferimenti espliciti a Windows 12.
Microsoft sta già sperimentando l’integrazione dell’intelligenza artificiale in Windows 11: un timido test consiste nell’aggiunta del supporto per le ricerche tramite la casella della barra delle applicazioni supportate da Bing e dal nuovo modello Prometheus, a sua volta derivato da quello di OpenAI-ChatGPT. La novità, introdotta nel pacchetto Windows 11 Moment 2, è la prima di una serie di interventi da parte dei tecnici Microsoft che sanciranno l’utilizzo su ampia scala dei modelli generativi.
Sappiamo già che ChatGPT è destinato ad arrivare in Word, Outlook, PowerPoint e in tanti prodotti dell’ecosistema Microsoft ma l’azienda di Redmond sta esplorando diverse idee per potenziare il sistema operativo con l’intelligenza artificiale.
L’implementazione di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale vede questo aspetto come una caratteristica fondante di Windows 12: Microsoft ha bisogno di rafforzare le sue relazioni con Intel, AMD e Qualcomm. Vedere il prossimo sistema operativo menzionato nella documentazione interna di Microsoft e Intel non è quindi affatto sorprendente.
Le funzionalità basate sull’intelligenza artificiale richiedono infatti un’integrazione più profonda con l’hardware e i vari produttori di chip stanno fornendo caratteristiche volte proprio a ottimizzare le elaborazioni: si pensi allo sviluppo delle NPU, Neural Processing Unit.
Per la cronaca, sembra che i processori Intel Meteor Lake-S per desktop utilizzeranno 20 linee PCIe Gen 5, 16 dedicate alla GPU e 4 allo storage. Con il chipset Z890 verranno aggiunte ulteriori 4 linee Gen4. Intel sta insomma preparando un rivale diretto per la piattaforma AMD 600E.