Stampante laser: come funziona e quando sceglierla

Quando scegliere una stampante laser per casa e per l'ufficio preferendola a una getto d'inchiostro.

Quando si parla di stampanti, le scelte possibili sono getto d’inchiostro o laser. Mentre le prime spruzzano sulla carta inchiostro liquido attraverso ugelli microscopici, le stampanti laser dispongono di un’unità tamburo che fonde la polvere di toner sulla carta utilizzando il calore.

È opinione comune che le sbavature in fase di stampa siano più comuni con le stampanti a getto d’inchiostro rispetto a quelle laser. Le stampanti a getto d’inchiostro che utilizzano inchiostri a base di pigmenti non soffrono di questo problema; sono gli inchiostri a base di colorante che necessitano di un tempo di asciugatura più lungo affinché l’inchiostro si stabilizzi. E questo può anche dipendere dal supporto di stampa: alcuni tipi di carta assorbono meglio l’inchiostro mentre altri no. In ogni caso, una stampante laser non mette in evidenza il problema delle sbavature.

Parlando di risoluzione di stampa, per produrre documenti di qualità è sufficiente una stampante capace di offrire 600 dpi; per stampare buone immagini a colori ci si può spingere invece fino a 1200 dpi. Oltre questo valore difficilmente si noteranno le differenze in termini di nitidezza del documento stampato.
Il valore dpi (dots per inch) indica quanti punti la stampante può rendere in un pollice quadrato (pari a circa 6,5 cm2): ovviamente più elevati sono i dpi maggiormente nitida risulterà l’immagine stampata.
Alcune stampanti hanno una maggiore risoluzione in una direzione: una specifica del tipo 600×1200 dpi sta a significare che vengono gestiti 600 dpi in orizzontale e 1200 dpi in verticale.

La maggior parte delle stampanti a getto d’inchiostro assicura un massimo di circa 5.000 dpi. Molte stampanti Canon PIXMA hanno una risoluzione massima di 4800 x 1200 dpi; le stampanti fotografiche Epson Expression Premium hanno ad esempio una risoluzione di stampa massima di 5760 x 1440 dpi.

La maggior parte delle stampanti laser ha risoluzioni di stampa fino a 2.400 x 600 dpi ma i modelli più recenti possono ottimizzare i valori per offrire risultati ancora migliori.

Quando scegliere una stampante laser e preferirla alle inkjet

Scegliere una stampante laser può non risultare vantaggioso in assoluto ma lo è in alcuni casi che possiamo così riassumere:

1) Si prevedono di stampare importanti volumi di documenti. A questo proposito vale la pena ricordare che con l’espressione ciclo di lavoro mensile massimo (duty cycle) il produttore esprime il volume di pagine che la stampante può lavorare in un mese senza che si presentino problemi. Il volume di stampa mensile consigliato corrisponde invece al quantitativo di stampe che si dovrebbero realizzare per mantenere la stampante in condizioni ottimali.

2) Se non si usa frequentemente la stampante, inchiostri e testina della inkjet tendono a seccarsi manifestando problemi ben noti come l’ostruzione degli ugelli. Il toner della stampante laser è esente da questo tipo di problematiche.

3) Le stampanti laser a colori sono l’ideale per la stampa a colori di tutti i giorni. Per stampare foto professionali ad alta risoluzione la scelta più indicata resta una stampante fotografica a getto d’inchiostro.
Le stampanti a getto d’inchiostro per foto di alta qualità sono progettate appositamente per produrre immagini con dettagli vividi, varietà tonale e neri profondi.
In generale una stampante laser può andare bene anche per le foto se ci si accontenta di immagini a colori di qualità media che non eccellono in termini di profondità del colore e gamma tonale. Il vantaggio, in questo caso, è che il toner non si asciuga se non viene utilizzato; inoltre, si stampano più pagine dalle cartucce di toner delle stampanti laser rispetto alle cartucce usate nelle inkjet.

4) Si vogliono stampare pagine alla massima velocità possibile. Le stampanti laser producono le stampe al ritmo di 20-100 pagine per minuto.

5) Si desiderano utilizzare cartucce longeve. Con una cartuccia di toner una stampante laser può produrre una quantità di pagine compresa tra 2.000 e 10.000 mentre nel caso dell’inchiostro si va dalle 130 alle 1.000 pagine. Le stampanti inkjet Epson, Canon e HP dotate di serbatoio possono essere ricaricate usando bottiglie d’inchiostro che possono arrivare a consentire la stampa di un numero massimo di 7.000 pagine.
Ovviamente, tenere una quantità così importante di inchiostro in una stampante inkjet può avere senso solo se si è abituati a stampare con regolarità.

6) Si vogliono controllare di più i costi. Le cartucce per stampanti laser possono stampare molte più pagine rispetto a qualsiasi cartuccia per getto d’inchiostro: sono quindi ovviamente più costose. Nonostante questo, però, il costo per pagina risulta inferiore a quello di una stampante laser.

costo per pagina = prezzo della cartuccia / resa in pagine della cartuccia

Le stampanti laser sono sempre dotate di un’unità tamburo che trasferisce il toner sulla carta. Il toner e l’unità tamburo sono i due materiali di consumo necessari per il funzionamento di una stampante laser. Sono talvolta progettati per essere tutt’uno mentre in alcuni casi risultano separati. HP, ad esempio, usa cartuccia del toner e tamburo integrati mentre Brother le separa.

È la stampante laser monocromatica più economica che ci sentiamo di consigliare.
Questa stampante produce pagine a una velocità di 36 ppm, viene fornita con un vassoio carta da 250 fogli incluso e permette di produrre documenti con una risoluzione massima di 2.400 x 600 dpi (modalità HQ1200) ottenuta mediante ottimizzazione Brother che consente di ottenere testi ancora più nitidi e immagini in scala di grigi più dettagliate.

Anche se il toner non è economico, la singola cartuccia può consentire la stampa di un numero massimo di 1.200 pagine.

Dotata di connettività Ethernet e WiFi, la stampa in modalità senza fili può essere gestita con Brother iPrint&Scan, WiFi Direct o Apple AirPrint. Permette la gestione della stampa fronte/retro automatica e può essere controllata con i comandi vocali di Amazon Alexa.

Tra le stampanti laser monocromatiche una buona scelta è certamente la multifunzione di Brother.
Si tratta infatti di una stampante all-in-one che offre scansione, copia, funzionalità fax e un secondo vassoio per la carta.

La gestione della stampa fronte/retro è particolarmente efficace e rapida grazie all’elaborazione contemporanea di entrambe le facciate.

Adatta anche per il lavoro di ufficio, Brother MFC-L2750DW ha un ciclo di lavoro mensile di 15.000 pagine e un costo a pagina davvero contenuto (non supera i 2,7 centesimi).

Un esempio di stampante laser a colori veloce e conveniente è la HP M255DW Color LaserJet. È adatta principalmente per l’uso domestico e small office.
Il suo design compatto ed elegante si adatta perfettamente a qualsiasi ambiente e il display touch a colori da 2,7 pollici consente di gestire tutte le funzioni della stampante.
La velocità di stampa pari a 22 ppm non è un dato che fa strappare i capelli ma è comunque accettabile soprattutto se si considera che questa laser supporta una grande varietà di supporti e formati.
Non include funzioni di scansione o copia ma offre la possibilità di eseguire scansioni e copie con l’app HP Smart installata su smartphone.

La laserjet di HP usa quattro cartucce 206X ad alta capacità (nero, ciano, magenta e giallo). Quella nera stampa fino a 3.150 pagine e ciascuna cartuccia a colori fino a 2.450 pagine.
Il ciclo di lavoro mensile indicato per questa stampante è pari a circa 40.000 pagine.

Una stampante laser a colori completa e versatile contraddistinta da un buon rapporto qualità-prezzo. La velocità di stampa sia in monocromatico che a colori è pari a 22 ppm.
Supporta il collegamento Ethernet e WiFi oltre ai vari strumenti per la stampa in modalità senza fili: ad esempio Apple AirPrint, HP ePrint, HP Smart Apps, Mopria e WiFi Direct.

La stampante dispone di un ADF (Automatic Document Feeder) da 50 fogli per la scansione e la copia di importanti moli di documenti. Il touchscreen a colori da 2,7 pollici semplifica la navigazione tra le funzioni della stampante.

Come la maggior parte delle stampanti laser a colori utilizza un sistema a quattro cartucce, con cartucce di toner separate per nero, ciano, giallo e magenta.
Il ciclo di lavoro mensile che viene riportato è pari a circa 40.000 pagine.

Con velocità di stampa fino a 28 ppm e un ADF da 50 fogli, tutte le tue attività di stampa quotidiane sono gestite in modo rapido ed efficiente. Un volume di stampa mensile consigliato compreso tra 750 e 4.000 pagine lo rende adatto a piccoli gruppi di lavoro che necessitano di una stampante condivisa. Oltre alla connettività WiFi, Ethernet e Bluetooth, i lavori di stampa possono anche essere inviati tramite la porta USB 2.0.

La stampante utilizza quattro cartucce a colori, disponibili in formato standard o ad alta resa. Il toner HP 414X stampa in nero fino a 7.500 pagine e fino a 6.000 pagine con le cartucce a colori. Il ciclo di lavoro mensile indicato è in questo caso fino a 50.000 pagine.
In commercio esiste anche la versione “fdn” anziché “fdw” che è sprovvista del modulo WiFi.

Citiamo anche questa stampante laser che si rivolge alle imprese con esigenze sicuramente più evolute.
Con una velocità di stampa di 55 pagine al minuto e spazio per un’intera risma di carta a bordo, VersaLink B600DN è una delle migliori in circolazione, sebbene sia piuttosto rumorosa e abbastanza ingombrante (pesa più di 22 kg).

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