UE: Google aprirà ai concorrenti sul suo motore di ricerca

Dopo un lunghissimo "tira e molla" fra l'antitrust europea e Google, Joaquin Almunia - commissario europeo col portafoglio della Concorrenza - ha annunciato la stretta di mano definitiva con il colosso statunitense.

Dopo un lunghissimo “tira e molla” fra l’antitrust europea e Google, Joaquin Almunia – commissario europeo col portafoglio della Concorrenza – ha annunciato la stretta di mano definitiva con il colosso statunitense.
I rappresentanti di Google si sono infatti impegnati ad implementare una serie di modifiche sul motore di ricerca che, secondo la Commissione Europea, consentiranno di garantire la concorrenza offrendo pari opportunità ai rivali del gigante di Mountain View.

Il “sì” di Google permetterà all’azienda di mettersi al riparo da una sanzione miliardaria che era stata più volte ventilata in sede europea.
Nello specifico, Google ha garantito che ogniqualvolta – sul suo motore di ricerca – promuoverà servizi di ricerca “specializzati” (ad esempio i tanti suoi strumenti che permettono di individuare attività in ambito locale, di cercare ristoranti, alberghi, prodotti, e così via) visualizzerà in modo chiaro dei collegamenti a servizi similari offerti da società concorrenti.

L’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin, inoltre, offrirà un meccanismo di opt-out per le società rivali che potranno eventualmente decidere di eliminare la propria presenza dal motore di ricerca di Google senza essere in alcun modo penalizzati.
Google rimuoverà anche il carattere di esclusività per ciò che riguarda il search advertising e rimuoverà qualunque restrizione relativa alla visualizzazione delle medesime campagne pubblicitarie su piattaforme della concorrenza.

Almunia si è dichiarato molto soddisfatto per l’obiettivo raggiunto: “l’accordo non impedisce a Google di migliorare i suoi servizi e, allo stesso tempo, assicura agli utenti una reale libertà di scelta“.

Il comportamento di Google e, di conseguenza, il rispetto delle regole sottoscritte sarà continuamente verificato da una commissione indipendente che eserciterà un’azione di controllo per un periodo di tempo pari a cinque anni.

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