Dopo quasi trent’anni di utilizzo di X11 come base delle sessioni KDE, il mondo Plasma sta per vivere una svolta storica. Con il rilascio di Plasma 6.8, X11 sarà definitivamente rimosso: il supporto alle applicazioni X11 passerà completamente a Xwayland, mentre la sessione Plasma X11 non sarà più inclusa nelle distribuzioni ufficiali. Si tratta di una transizione che segna la conclusione di un lungo percorso iniziato con le prime versioni di KDE su X11 e apre nuove prospettive in termini di prestazioni, stabilità e sviluppo di funzionalità avanzate.
KDE, Plasma, X11 e Wayland: una panoramica tecnica
KDE (K Desktop Environment) è un progetto open source nato alla fine degli anni ’90, concepito per creare un desktop environment completo e modulare per sistemi Unix-like. Si distingue per la sua architettura basata su componenti indipendenti, che consente di combinare applicazioni, servizi e librerie in modo flessibile, mantenendo coerenza nell’esperienza utente.
Nocciolo dell’ecosistema KDE è Plasma, l’ambiente desktop vero e proprio: Plasma gestisce il compositing, il window management, la gestione delle sessioni utente e offre un’interfaccia grafica altamente personalizzabile tramite widget, pannelli, menu e workspace virtuali.
Dal punto di vista tecnico, Plasma si appoggia su un windowing system, infrastruttura che coordina l’interazione tra applicazioni, hardware grafico e dispositivi di input. Per quasi tre decenni, KDE ha utilizzato X11 (X Window System, versione 11), un protocollo maturo ma ormai datato, che funge da strato intermedio tra applicazioni e driver grafici. X11 offre flessibilità e compatibilità quasi universale, ma introduce complessità e ritardi nel rendering a causa della sua architettura client-server distribuita, con limitazioni nel supporto moderno a display multipli, scaling ad alta risoluzione e sicurezza dell’input.
Wayland nasce come sostituto moderno di X11, progettato per ridurre la complessità e migliorare le performance grafiche. A differenza di X11, Wayland elimina lo strato server intermedio separato, delegando la gestione diretta dei buffer grafici e degli eventi di input al compositor. Questo approccio permette un rendering più fluido, il supporto nativo per monitor con un’elevata frequenza di refresh, input da touchscreen avanzato, riducendo allo stesso tempo latenza e problemi di tearing.
Wayland supporta anche la compatibilità con applicazioni X11 tramite Xwayland, un layer che traduce le chiamate X11 in chiamate Wayland, consentendo la coesistenza di software legacy con il nuovo sistema nativo.
KDE Plasma e passaggio a Wayland: le conseguenze per gli utenti
Per la maggior parte degli utenti, la migrazione definitiva a Wayland sarà trasparente. La sessione Wayland è già la predefinita su molte distribuzioni Linux e il numero di utenti che continuano a utilizzare X11 è ormai ridotto. Inoltre, molte distribuzioni hanno già iniziato a eliminare gradualmente la sessione X11, indipendentemente dalle decisioni del team Plasma.
A giugno 2025 facevamo riferimento all’abbandono di X11 in Ubuntu e analoga scelta è stata fatta, ad esempio, dall’altro desktop environment di punta, ovvero GNOME.
Il team KDE continuerà a supportare la sessione X11 fino ai primi mesi del 2027. Tuttavia, le distribuzioni LTS (Long Term Support), come AlmaLinux 9, manterranno X11 fino al 2032, offrendo una soluzione stabile per chi ha necessità specifiche di compatibilità con software legacy.
Come accennato in precedenza, le applicazioni X11 continueranno a funzionare grazie a Xwayland, che garantisce compatibilità quasi totale. In aggiunta, KDE ha implementato alcune funzionalità opzionali per migliorare l’esperienza.
Applicazioni particolari come software per screenshot o screencasting potrebbero richiedere aggiornamenti, ma la maggior parte di essi ha già effettuato le modifiche necessarie.
Verso il futuro
Il passaggio completo a Wayland rappresenta la conclusione di una transizione lunga e complessa, ma anche l’inizio di una nuova era per KDE Plasma. Gli utenti possono aspettarsi miglioramenti sostanziali nelle prestazioni, nella compatibilità delle applicazioni e nella possibilità di implementare nuove funzionalità, senza essere frenati dal peso del supporto legacy.
Con Plasma 6.8, KDE si prepara a offrire un desktop moderno, veloce e sempre più integrato con le tecnologie emergenti, consolidando la sua posizione tra gli ambienti desktop Linux più avanzati e innovativi.