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Google compie un ulteriore passo avanti verso la diffusione dell’AI “agentica”, introducendo una nuova funzione che promette di rivoluzionare le modalità di contatto tra clienti e imprese. La novità riguarda l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per effettuare chiamate AI al posto degli utenti, rendendo la ricerca di informazioni e la prenotazione di servizi locali ancora più semplice e immediata.
Come funzionano le chiamate AI di Google
Questa innovazione, denominata “Have AI check pricing”, è attualmente disponibile negli Stati Uniti e si inserisce direttamente nei risultati di Google Search per specifiche tipologie di ricerche, come ad esempio la richiesta di servizi di toelettatura per animali o lavanderie. Gli utenti, attraverso un modulo dedicato, possono specificare il tipo di servizio richiesto, gli orari preferiti e altri dettagli rilevanti, lasciando che sia l’AI a occuparsi di tutto il processo di contatto con l’azienda. Una volta raccolte le informazioni necessarie, le risposte vengono recapitate all’utente tramite email o SMS, eliminando così la necessità di effettuare telefonate dirette e riducendo i tempi di attesa.
Un aspetto particolarmente interessante di questa nuova funzionalità è la gestione dei limiti di utilizzo, che variano a seconda del tipo di abbonamento. Gli utenti che aderiscono ai piani AI Pro e AI Ultra possono usufruire di un numero maggiore di interazioni, godendo di una maggiore flessibilità e potenzialità rispetto agli utenti standard. Questa distinzione permette di offrire un servizio personalizzato e scalabile, in grado di adattarsi alle esigenze sia dei privati che dei professionisti.
Per garantire la qualità delle interazioni, tutte le conversazioni generate dall’AI vengono monitorate e registrate. In questo modo, Google assicura che il servizio rispetti standard elevati sia in termini di affidabilità che di sicurezza. È importante sottolineare che le aziende coinvolte hanno la possibilità di rifiutare le chiamate automatizzate, mantenendo così il controllo sulle modalità di contatto e tutelando la propria operatività.
L’introduzione di queste innovazioni rappresenta un cambiamento significativo per l’intero ecosistema dei servizi locali. Da un lato, i consumatori possono beneficiare di un notevole risparmio di tempo e di una maggiore facilità nell’accesso ai servizi di cui hanno bisogno; dall’altro, le imprese hanno la possibilità di aprire un nuovo canale di comunicazione che potrebbe incrementare l’efficienza nella gestione delle richieste e migliorare l’esperienza complessiva dei clienti.
Gemini 2.5 Pro nell’AI Mode
Parallelamente all’introduzione delle chiamate AI, Google ha annunciato ulteriori aggiornamenti riservati agli abbonati premium. Tra questi spicca l’integrazione di Gemini 2.5 Pro in AI Mode, una soluzione avanzata che consente di sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale per l’analisi e la gestione delle richieste. A ciò si aggiunge la nuova funzione Deep Search, che permette di effettuare centinaia di ricerche simultaneamente e di generare report dettagliati su tematiche complesse, offrendo così un valore aggiunto sia agli utenti privati che alle aziende.
Sempre più AI per Google
La strategia di Google punta chiaramente a sviluppare sistemi di intelligenza artificiale sempre più autonomi e agentici, in grado di svolgere compiti pratici in totale autonomia. L’ispirazione arriva da Google Duplex, la tecnologia pionieristica che ha aperto la strada alle interazioni vocali automatizzate e che oggi viene ulteriormente potenziata e ampliata per coprire nuove aree di applicazione.
Guardando al futuro, non è escluso che queste soluzioni possano essere presto estese ad altri mercati internazionali, cambiando radicalmente il modo in cui consumatori e fornitori di servizi si relazionano. La capacità dell’intelligenza artificiale di semplificare le operazioni quotidiane, ottimizzare i tempi e migliorare la qualità delle interazioni si conferma ancora una volta come uno degli elementi chiave della trasformazione digitale in atto.
In Europa, però, ci sarà da far rientrare tutto questo dentro le rigide regole dei regolamenti DSA e DMA, che limitano moltissimo le possibilità di gestione incrociata dei dati dell’utente, attività fondamentale per eseguire compiti come le telefonate AI.