Il 14 gennaio 2020 Microsoft non ritirerà solamente il supporto di Windows 7 (vedere Windows 7, fine del supporto a inizio 2020: cosa fare) ma sarà anche l’ultimo giorno in cui verranno rilasciati aggiornamenti per la sicurezza destinati a Windows Server 2008 e Windows Server 2008 R2.
In una nota pubblicata quest’oggi Microsoft conferma che le macchine Windows Server 2008 e Windows Server 2008 R2 potranno essere aggiornate a Windows Server 2016 e Windows Server 2019 usando la procedura nota con l’appellativo in-place upgrade. A seconda della licenza in uso potrebbe essere richiesto, ovviamente, l’inserimento di un Product Key.
L’aggiornamento in-place da una versione di Windows Server all’altra sarà effettuabile inserendo il supporto d’installazione, facendo doppio clic su setup.exe
e seguendo la procedura.
Microsoft precisa però che non è possibile, per gli utenti di Windows Server 2008 e Windows Server 2008 R2 effettuare un aggiornamento diretto a Windows Server 2019: si dovrà prima installare Windows Server 2016 e poi passare eventualmente a Windows Server 2019.
Va detto che durante l’aggiornamento i servizi erogati dalla macchina non risulteranno disponibili e che dopo un in-place upgrade non è escluso che possa presentarsi qualche incompatibilità, soprattutto con i software di terze parti usati sul server.
Prima di eseguire l’aggiornamento, Microsoft consiglia di aprire il prompt dei comandi e scrivere quanto segue:
md C:\info
systeminfo > C:\info\systeminfo.txt
ipconfig /all > C:\info\ipconfig.txt
L’obiettivo è evidentemente quello di memorizzare in due file di testo tutte le informazioni sulla configurazione della macchina, così da poter ripristinare facilmente le impostazioni in caso di necessità.