Airtime: videochat su Facebook dagli autori di Napster

La voglia di "social" è così diffusa tra gli utenti che qualcun altro, oltre ai soliti nomi, cerca di "cavalcarla" per fare business.

La voglia di “social” è così diffusa tra gli utenti che qualcun altro, oltre ai soliti nomi, cerca di “cavalcarla” per fare business. Con Airtime, progetto che ha appena preso il via, Sean Parker e Shawn Fanning presentano a tutto il mondo un nuovo strumento di comunicazione in grado di far colloquiare in videoconferenza più utenti.
In realtà i nomi di Sean Parker e Shawn Fanning sono tutt’altro che poco conosciuti: si tratta degli ideatori di “Napster“, il primo sistema peer-to-peer di massa che ha permesso a milioni di utenti in tutto il mondo di condividere brani musicali in formato MP3. Il loro prodotto venne subito preso di mira dai legali degli studi discografici che consideravano “Napster” come uno strumento totalmente fuori legge e capace di favorire la pirateria digitale. Nel 2004, Parker diventò il presidente di Facebook, proprio agli albori del social network, poi il controllo dell’azienda passò interamente nelle mani di Mark Zuckerberg.

La nuova creatura del duo Parker-Fanning sembra trarre ampiamente ispirazione da Chatroulette, servizio che mette in contatto gli utenti fra loro in modo casuale affondando però le sue radici in Facebook. Airtime, infatti, è prima di tutto un’applicazione per il social network di Zuckerberg che – diversamente da Chatroulette – non consente solamente di mettersi in contatto video con degli sconosciuti ma anche con amici, conoscenti, colleghi ed in generale con tutti coloro che sono nella propria lista di contatto.
Una volta in esecuzione, durante una chat video, Airtime mostra gli interessi che si hanno in comune con l’altro interlocutore. Tali informazioni sono tratte dai “Mi piace” che si sono cliccati in passato e dai dati pubblicati sulla bacheca.
Come in una sorta di “slide show“, è possibile decidere se mostrare all’altra persona le foto conservate nell’account Facebook, i video caricati e così via.

La startup che ha dato vita ad Airtime è stata lanciata con alcune delle più note venture capital della Silicon Valley ed è già valutata nell’ordine dei 33,5 milioni di dollari.

Chi volesse provare il funzionamento di Airtime può già farlo collegandosi con con questa pagina ed acconsentendo all’installazione dell’applicazione nel proprio profilo Facebook (pulsante Launch Airtime).

Al solito, l’utenza è destinata a dividersi tra coloro che apprezzeranno il servizio, considerandolo un modo per riconsegnare la Rete “alle persone” e quelli che lo criticheranno strenuamente evidenziandone i rischi.

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