Apple AirTag, parte una class-action che li ritiene pericolosi

Sarebbe partita un'iniziativa volta a screditare l'utilizzo dei celebri localizzatori di Apple, ecco perché gli AirTag sarebbero pericolosi.
Apple AirTag, parte una class-action che li ritiene pericolosi

Secondo quanto riportato dalle fonti principali, solo durante l’ultimo mese, sarebbero circa 40 le vittime di stalking che avrebbero aderito ad un’azione legale collettiva contro Apple. La causa sarebbe stata avviata nei confronti della società di Cupertino a causa del suo AirTag, il dispositivo GPS più famoso del momento.

Apple avrebbe ricevuto l’accusa per aver consentito a questo prodotto utile per il tracciamento di diventare una delle tecnologie più temibili utilizzate dagli stalker. Il numero di casi sarebbe in aumento, con le vittime che verrebbero rintracciate in tempo reale senza troppi problemi.

A quanto pare, secondo quanto specificato all’interno della class-action, Apple non avrebbe fatto abbastanza per limitare i suoi AirTag. Gli atti parlano di risvolti terribili: ci sarebbero stati infatti omicidi multipli avvenuti da parte di assassini che avrebbero utilizzato il dispositivo per rintracciare le proprie vittime.

AirTag nella bufera, è il dispositivo perfetto per gli stalker

La class-action è partita per per mano di diverse diverse vittime che affermano di essere state perseguitate proprio grazie all’utilizzo di un Apple AirTag. In molti casi quest’ultimo sarebbe stato nascosto nei veicoli o all’interno di borse ed indumenti indossati dalle persone interessate.

Acquisisce maggiori rilievo la situazione di una donna residente in Indiana, LaPrecia Sanders, una delle querelanti in causa. Suo figlio sarebbe stato ucciso dalla sua ex fidanzata che avrebbe infatti utilizzato un AirTag per rintracciare ogni suo movimento. Una volta seguito fino al bar da lui frequentato, lo avrebbe investito con l’auto, uccidendolo sul colpo.

Sono diversi i casi al limite, con il dispositivo che è stato più volte nascosto nella fodera delle borse o addirittura cucito all’interno di un orsacchiotto di peluche di un bambino. Nel più dei casi gli stalker sono noti alla vittima, e sono spesso dei partner.

Quello che distinguerebbe l’AirTag rispetto ai prodotti della concorrenza, riferisce l’accusa, è la sua estrema precisione. Ora tutti i querelanti richiedono un risarcimento danni per tutti coloro che negli Stati Uniti possiedono un dispositivo del genere.

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