Apple Music arriva su ChatGPT

OpenAI ha ufficializzato l'ingresso di Apple Music all'interno dell'ecosistema di ChatGPT.
Apple Music arriva su ChatGPT

La notizia è stata diffusa tramite un post su Substack da Fidji Simo, amministratore delegato delle applicazioni di OpenAI, che ha anticipato l’arrivo di nuove integrazioni di alto profilo sulla piattaforma.

Si tratta di un passaggio fondamentale che permetterà al servizio di streaming Apple Music di essere utilizzato direttamente all’interno delle conversazioni con il chatbot nei prossimi mesi, segnando un nuovo capitolo nella collaborazione tra intelligenza artificiale generativa e fruizione musicale.

Cosa può fare ChatGPT con Apple Music

Il cuore di questa novità risiede nella capacità di utilizzare il linguaggio naturale per interagire con la propria libreria musicale, sfruttando modelli linguistici che permettono di descrivere un brano o una colonna sonora anche in modo impreciso o frammentario.

I meccanismi di funzionamento saranno molto simili a quanto già avviene con Spotify, dove basta avviare un messaggio citando il nome dell’applicazione per attivare il servizio direttamente nella conversazione.

Ad esempio, un utente potrà chiedere esplicitamente a Apple Music di creare una playlist per una cena tra amici e l’intelligenza artificiale utilizzerà il contesto fornito per generare una selezione pronta all’ascolto, senza la necessità di aprire manualmente l’applicazione musicale.

Sarà inoltre possibile richiedere la colonna sonora di un film descrivendone la trama o gli attori, come nel caso di un utente che cerca le musiche di un film ambientato in Scozia con Mel Gibson ottenendo in risposta la colonna sonora di Braveheart.

Va sottolineato che l’integrazione funge da interfaccia intelligente e non da alternativa allo streaming, motivo per cui sarà comunque necessario possedere un abbonamento attivo ad Apple Music per usufruire del servizio.

ChatGPT e i servizi esterni

Questa integrazione si inserisce in un percorso strategico più ampio avviato lo scorso ottobre, quando OpenAI ha introdotto le applicazioni integrate aprendo la strada a collaborazioni con servizi come Spotify, Booking.com e Canva.

L’obiettivo di OpenAI è trasformare ChatGPT in un hub operativo capace di dialogare con strumenti esterni, evitando agli utenti il continuo passaggio da un’applicazione all’altra per completare le proprie attività.

Le parole di Simo suggeriscono che il kit di sviluppo software, denominato Apps SDK, sia ormai prossimo all’uscita dalla fase di test, il che comporterà un significativo ampliamento del catalogo disponibile.

Oltre al servizio musicale di Cupertino, la lista dei prossimi ingressi prevede nomi di rilievo quali Salesforce, Airtable e Adobe, quest’ultima già attiva con versioni integrate di Photoshop e Acrobat.

Sebbene i dettagli tecnici specifici e la data esatta di lancio non siano ancora stati comunicati, OpenAI ha promesso che nuove informazioni verranno rilasciate nei prossimi giorni.

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