A quattro anni dal lancio di Windows 10, Microsoft celebra l'approccio Windows-as-a-Service

Microsoft riassume i vantaggi dell'approccio Windows-as-a-Service. Il consiglio è comunque quello di attendere alcune settimane per installare i feature update semestrali, soprattutto sui sistemi usati a scopo produttivo.

Con le precedenti versioni di Windows nuove major release venivano rilasciate da Microsoft a cadenza triennale. Con Windows 10 tutto è cambiato e la società di Redmond pubblica di fatto una nuova versione del sistema operativo ogni 6 mesi, normalmente ad aprile e ottobre di ogni anno.

A fine luglio Microsoft festeggerà i primi 4 anni dal rilascio della versione finale di Windows 10 e Sean McLaren ha voluto celebrare i vantaggi dell’approccio Windows-as-a-Service in questo post.

Esattamente come accadeva in passato, Microsoft rilascia a cadenza mensile (ogni secondo martedì del mese) gli aggiornamenti di sicurezza per Windows 10, sotto forma di aggiornamenti cumulativi. Ogni 6 mesi, però, Windows 10 può cambiare pelle con l’aggiunta di funzionalità inedite. Il sistema operativo è quindi in continua evoluzione anche se va tenuto presente che i corposi aggiornamenti semestrali (feature update) non devono essere obbligatoriamente installati a stretto giro: è sufficiente installarli prima della fine del periodo di supporto della versione di Windows 10 in corso di utilizzo (vedere Inizia l’aggiornamento automatico dei sistemi Windows 10 versione 1803 e questa pagina).
Ricordiamo che ciascuna versione di Windows 10 è supportata per 18 mesi dal momento del rilascio nel caso delle edizioni Home, Pro e Pro for Workstations; per 30 mesi nel caso delle edizioni Enterprise ed Education.

McLaren ha fatto presente che Windows 10 è attualmente installato su oltre 800 milioni di dispositivi e le “configurazioni uniche” in termini di hardware/driver sono ben 16 milioni.

Cliccando qui è possibile trovare l’elenco delle nuove funzionalità che sono state introdotte in Windows 10 nel corso del tempo, per ciascuna versione rilasciata.

McLaren sostiene che l’approccio Windows-as-a-Service consente anche di ridurre il TCO (Total Cost of Ownership): un sistema operativo che evolve con il tempo e che adesso lascia scegliere agli utenti quando applicare i feature update più recenti (l’installazione non è più automatica) permette di far evolvere l’esperienza d’uso e fidare su una piattaforma sempre moderna mano a mano che il tempo passa, senza ulteriori esborsi economici.

Un aspetto sicuramente degno di nota anche se il consiglio è sempre quello di lasciare trascorrere alcune settimane prima di procedere con l’installazione di un nuovo feature update per Windows 10. In passato, infatti, si sono registrate diverse incompatibilità con alcune configurazioni hardware/software che sono state poi risolte ma che possono causare non pochi disagi: Windows Update: come gestire gli aggiornamenti.

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