AGCOM: via libera al testo sulla tutela del diritto d'autore
L'AGCOM, Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, ha comunicato che il nuovo testo sulla tutela del diritto d'autore è stato approvato all'unanimità. Inizierà ora la fase di "consultazione pubblica", che avrà dura di 60 giorni, durante la quale verrà verificata l'efficacia del pacchetto di iniziative concernenti l'esercizio delle competenze in materia di tutela del diritto d'autore. Nel comunicato dell'Autorità, si riassumono le misure che verranno poste in essere per favorire la fruizione legale dei contenuti digitali e, contestualmente, la chiusura di quei siti che diffondono materiale protetto da copyright senza autorizzazione alcuna o che comunque ne facilitano il download. L'AGCOM spiega che i provvedimenti a tutela del diritto d'autore si ispirano alle "best practices" internazionali e cita il "Notice and take down" statunitense. In quest'impianto, è il gestore del sito ad essere oggetto delle contestazioni e non i singoli utenti.
Per i siti che ospitano, in maniera non autorizzata, contenuti protetti dalle leggi a tutela del diritto d'autore, l'AGCOM illustra differenti "ricette" a seconda che i rispettivi server siano situati in Italia oppure all'estero. Per gli italiani, AGCOM avvierà un breve contraddittorio tra le parti in causa ed eventualmente ordinerà la rimozione dei contenuti. Nel caso dei siti stranieri, verranno stilate delle "black list" successivamente consegnate ai vari ISP (Internet Service Provider) i quali saranno tenuti ad applicare i ben noti blocchi a livello DNS o dei singoli IP.
"Tutto semplice? Per niente", è stato uno dei primi commenti. Vittorio Zambardino osserva come le "liste nere" introdotte nel provvedimento dell'AGCOM molto probabilmente non risolveranno il problema "perché ci sono siti che possono ospitare un download illegale ed essere invece, per il resto, legalissimi. Un caso tipico: una piattaforma come YouTube, come Facebook, come perfino un blog multiautore". Le eccezioni sollevate da Zambardino sono molte: il giornalista si chiede, ad esempio, in che modo un soggetto straniero che dovesse ravvisare l'inserimento dei suoi siti nella "black list" potrà appellarsi alla decisione. E poi, chi compilerà le "liste nere"?
1 Commento
boxgabry
18/12/2010 11.37.40Ma ci sono dei limiti da rivedere.Non e' giusto che il diritto d'autore ci sia fino a dopo 70 anni dal decesso
dell' autore.
La pirateria e' nata anche per questo motivo. Non e' possibile spendere negli Store cifre fuori da ogni logica
per ascoltare brani o film visti rivisti sentiti e risentiti piu' volte in Radio-Tv. Non credo che le Major Audio e
Video vedranno aumentare i loro fatturati. La gente acquistera' molto meno ai prezzi che ti ritrovi odierni
per vedere un film od acquistare una compilation..La roba vecchia rimarra sugli scaffali.
Non solo, ma gli ISP si vedranno diminuire il numero degli abbonamenti perche' un privato non si compera
il PC solo per lavorare ma anche per il tempo libero ed a questo tempo libero se gli togli i siti per
l'ascolto di musica,film,cartoni animati ed altri programmi ludici che necessita' c'e di avere
un pc per la casa.
Visualizza tutti i commenti sul forum
Commenta con Disqus