Batterie agli ioni di litio meno soggette a incendi ed esplosioni

Un team di esperti individua una soluzione per rendere più sicure le attuali batterie prevenendo incendi ed esplosioni in seguito a urti e cadute.

Le batterie agli ioni di litio sono note per la loro tendenza a incendiarsi ed esplodere se danneggiate oppure se prodotte in maniera scorretta. Nel corso del tempo abbiamo spesso parlato di nuove tecnologie per la progettazione e la realizzazione delle batterie del futuro, batterie che possano essere più leggere, versatili, addirittura pieghevoli ma, allo stesso tempo, sicure: Le batterie con elettrolita a stato solido in magnesio saranno più capienti e più sicure.


Ed è proprio sulla sicurezza che hanno voluto puntare gli esperti dell’Oak Ridge National Laboratory e gli universitari di Rochester. Prendendo spunto dal famoso fluido non newtoniano detto oobleck, sempre più noto anche ai più piccoli (perché può essere realizzato unendo amido di mais e acqua) per le sue sorprendenti caratteristiche, gli studiosi hanno osservato che combinando della silice in polvere con un sottile polimero è possibile fare in modo che il liquido si compatti a seguito di un impatto.

Si immagini una batteria che in seguito a un urto si incendia e, nei casi peggiori, addirittura esplode: ciò accade quando i due elettrodi vengono malauguratamente a contatto. La proposta è quella di evitare il contatto tra gli elettrodi facendo in modo che, in seguito a un impatto, il liquido contenuto nella batteria diventi immediatamente solido.

L’aggiunta della silice, secondo gli autori della ricerca, non aumenterebbe in maniera significativa i costi di produzione delle attuali batterie e, viceversa, permetterebbe di fidare su un livello di sicurezza aggiuntivo.

Gabriel Veith, uno degli studiosi che hanno lavorato sul progetto, spiega che in futuro l’idea è quella di isolare solamente la parte danneggiata della batteria (facendo sì che si solidifichi automaticamente) e lasciando lavorare la porzione restante.
I primi settori di mercato a beneficiare della soluzione proposta da Veith e dai “suoi” sarebbero il segmento automotive e quello dei droni. In entrambi i casi collisioni e cadute sono all’ordine del giorno.

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