Bollette meno care: AVM ricorda che anche i dispositivi in stand-by come i router consumano energia

Gli utenti si chiedono quanto incida un router sul consumo energetico giornaliero e sulla spesa in bolletta. Ne parla AVM che suggerisce com'è possibile disconnettere dalla rete elettrica i dispositivi inutili.
Bollette meno care: AVM ricorda che anche i dispositivi in stand-by come i router consumano energia

Con i prezzi dell’energia alle stelle diventano importanti ai fini della riduzione della spesa annuale anche i dispositivi che si è abituati lasciare spesso in stand-by. Abbiamo visto, ad esempio, quanto costa ricaricare un cellulare: quest’operazione, anche se effettuata ogni giorno, non incide per più di 2-3 euro l’anno per il singolo dispositivo. Questo anche con un costo medio a kWh di 0,54 euro come stabilito da ARERA per il Servizio a Maggior Tutela fino al 31 dicembre 2022.

Inoltre non è possibile rimandare la ricarica dello smartphone, un dispositivo che è essenziale per l’attività lavorativa durante l’intera giornata.
In un altro articolo abbiamo visto quanto consuma un router WiFi: qui i consumi annui possono essere superiori ma non raggiungono mai quelli di altri componenti molto più energivori. Nel caso dei router si può comunque arrivare a 50 euro l’anno nei casi peggiori.

Per assicurarsi una bolletta elettrica più conveniente suggeriamo di installare un misuratore dei consumi smart come lo Shelly EM (si collega molto facilmente al quadro elettrico e non richiede certificazioni aggiuntive). Shelly EM consente di verificare anche il consumo di energia istantanea in kWh e permette di scoprire quali oggetti, alcuni davvero insospettabili, che con il loro funzionamento pesano di più sull’economia di una famiglia o di un’impresa.

AVM osserva comunque che è essenziale un impegno da parte dei produttori di router WiFi. I router dovrebbero porsi automaticamente in uno stato a basso consumo energetico quando il dispositivo risulta di fatto inutilizzato e non ci sono client collegati né trasferimenti di dati attivi.

Il produttore di router tedesco ricorda anche che i suoi FRITZ!Box Fiber permettono di ridurre il numero di dispositivi connessi alla rete elettrica: prendiamo ad esempio il modem router combinato FRITZ!Box 5530 Fiber integra uno slot SFP che permette la connessione diretta del cavo fibra senza utilizzare un ONT aggiuntivo.

Secondo AVM eliminare l’ONT permette un risparmio medio dei costi del 31% l’anno rispetto a un’utenza che utilizza un router con un ONT per fibra ottica aggiuntivo.
Considerando i 3,06 milioni accessi FTTH (Fiber-to-the-Home) a livello nazionale, il risparmio equivarrebbe al consumo energetico annuale di circa 45.000 famiglie“, sostiene AVM. “Entro 5 anni le famiglie potrebbero potenzialmente risparmiare fino a 100 euro sulla sola connessione Internet. In tempi di aumento dei costi energetici, AVM raccomanda di utilizzare dispositivi in grado di garantire un pieno controllo della gestione energetica.

AVM osserva che i FRITZ!Box si basano su un concetto di efficienza energetica che va dalla progettazione del circuito stampato agli aggiornamenti regolari oltre che alle funzioni integrate in FRITZ!OS dedicate proprio al risparmio energetico.

L’azienda presenta anche la sua presa elettrica passante FRITZ!DECT 210 che permette di misurare i dati sul consumo e analizzare in quale modo le prestazioni influiscono sul consumo di corrente. Se il consumo energetico è elevato, è possibile intervenire per impedire il consumo in stand-by e disattivare il dispositivo elettrico connesso alla presa.
Con la funzione di commutazione automatica è possibile interrompere l’alimentazione non appena il consumo energetico scende al di sotto di un certo valore, ad esempio quando un caricabatteria ha completato la ricarica.

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