Chrome per Android perde la modalità Lite: cos'è e perché Google la abbandona

Con il rilascio di Chrome 100 a fine marzo prossimo Google e gli utenti del browser diranno definitivamente addio alla funzionalità che permette di risparmiare dati rendendo le pagine Web meno pesanti.
Chrome per Android perde la modalità Lite: cos'è e perché Google la abbandona

Alcuni anni fa Google aveva lanciato una funzionalità chiamata Data Saver che permetteva di ridurre il peso delle pagine Web.
Era il 2015 quando fu inizialmente distribuita come estensione per Chrome in versione desktop e l’anno seguente fu integrata nativamente nel browser per Android.
Nel 2019 Google comunicò la fine dell’estensione Data Saver per Chrome Desktop che rimase nella versione Android con il nome di modalità Lite.

Ma cosa fa la modalità Lite? Attivandola dalle impostazioni del browser Chrome per i dispositivi mobili parte del traffico Web viene fatto transitare attraverso i server di Google.
Sono questi ultimi a prelevare i contenuti della pagina Web richiesta dall’utente riducendone al massimo il peso e restituendoli in forma compatta al client Chrome collegato.

Modalità Lite era pensata per risparmiare dati e, ad esempio, tenere lontane le soglie di traffico definite mensilmente dagli operatori di telefonia mobile.
Con le offerte disponibili oggi in Italia che prevedono decine di gigabyte mensili su rete mobile e con gli smartphone che vengono sempre più spesso utilizzati in mobilità anche per l’accesso ai contenuti in streaming ha davvero poco senso mantenere in piedi uno strumento come modalità Lite.
In un altro articolo abbiamo visto quanta banda è necessaria per non avere problemi con lo streaming.

Frapponendosi tra l’utente finale e i server di destinazione, i server che sovrintendono il funzionamento di modalità Lite visitano ogni pagina Web richiesta dall’utente al posto di quest’ultimo. Ovvio che il meccanismo non sta in piedi con le pagine HTTPS: in questo caso Chrome trasmette a Google soltanto l’URL richiesto dal browser; altre informazioni come cookie, dati di login e contenuti personalizzati non vengono condivisi con Google.
Non rompiamo ma le connessioni sicure tra Chrome e i siti Web HTTPS“, osserva Google, anche perché tecnicamente non potrebbe farlo a meno di non “giocare” con i certificati e con la creazione di un proxy locale come fanno alcuni antivirus.
È questo il secondo e più importante motivo per cui Google dice addio a modalità Lite (ex Data Saver): le pagine Web sono ormai tutte HTTPS e lì c’è ben poco margine di manovra.

Google conferma quindi che a partire dal 29 marzo 2022, data in cui sarà pubblicato Chrome 100 la modalità Lite non esisterà più e non risulterà più attivabile tramite le impostazioni del browser.

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