Cosa significano le icone G, E, 3G, H, H+, LTE, 4G, 4G+, 5Ge, 5G, 5G+ sugli smartphone

Qual è il significato delle icone G, E, 3G, 3G+, H, H+, LTE, LTE+, 4G, 4G+, 5Ge, 5G, 5G+ che appaiono sui dispositivi mobili dopo aver stabilito una connessione di rete.
Cosa significano le icone G, E, 3G, H, H+, LTE, 4G, 4G+, 5Ge, 5G, 5G+ sugli smartphone

Ogni volta che sul proprio smartphone Android si attiva la connessione dati messa a disposizione dall’operatore di telefonia prescelto e quindi non si sta usando una rete WiFi nelle vicinanze, accanto all’icona che informa sullo stato del segnale visualizzata nell’area di notifica appare un simbolo: G, E, 3G, H, H+, LTE/4G/4G+, 5Ge, 5G/5G+.

Quando la connessione dati sullo smartphone è attiva e non si è nelle vicinanze di una rete WiFi nota (per la quale si fossero precedentemente memorizzate le credenziali di accesso), il telefono usare per impostazione predefinita la connessione dati dell’operatore di telefonia mobile.
Viene utilizzato lo standard di connessione più performante supportato sia dallo smartphone che dalla rete telefonica nell’area in cui ci si trova.

5G

L’icona 5Ge, introdotta con Android 11, fa riferimento all’utilizzo di una connessione LTE Advanced Pro (conosciuta anche come 4.5G, 4.5G Pro, 4.9G, Pre-5G).
È lo standard di telefonia mobile di generazione successiva a LTE Advanced (LTE-A) e permette di arrivare fino a una velocità di trasferimento dati di picco pari a 3 Gbps tramite carrier aggregation di 32 portanti.
L’aggregazione delle portanti è una tecnica usata nelle comunicazioni wireless per aumentare la velocità di trasmissione dati servendosi contemporaneamente di più blocchi di frequenze assegnati allo stesso utente.
La massima velocità di trasmissione dati possibile per utente aumenta quanti più blocchi di frequenza sono assegnati.

Le icone 5G e 5G+ fanno invece rispettivamente riferimento in Android 11, almeno stando a quanto indicato da Google, all’utilizzo di una vera connessione basata su standard 5G su frequenze sub-6 GHz (al di sotto dei 6 GHz) e all’uso dello spettro mmWave (frequenze molto più elevate per un collegamento dati ancora più performante seppur con copertura limitatissima).
Il 5G, almeno sulla carta, consente di arrivare fino a 10 Gbps con latenze dell’ordine degli 8-10 ms. Al solito le prestazioni sono funzione di molteplici parametri a partire dalle frequenze utilizzate, dalla distanza della base station, dalla potenza del segnale, dalla presenza di ostacoli, dal numero di utenti che condividono la stessa cella, dal modem integrato nello smartphone, dal livello di congestione della rete e molto altro.

Nulla vieta però ai produttori di smartphone che commercializzano modelli basati su versioni personalizzate di Android di mostrare l’icona 5G+ semplicemente quando ci sono trasferimenti di dati attivi e quando viene attivata la carrier aggregation.

4G LTE

Le velocità teoriche nel caso delle connessioni 4G sono pari a 330 Mbps in downstream e 85 Mbps in upstream. Con LTE Advanced si può sulla carta superare il gigabit per secondo in downstream.

La comparsa dell’icona 4G o LTE al momento dell’attivazione della connessione dati indica che si sta adoperando lo standard LTE per la connessione mobile.

Anche in questo caso, però, l’utilizzo delle icone 4G+ e LTE+ non indica necessariamente che si sta adoperando LTE Advanced. Molto più spesso, a seconda della versione di Android installata sul proprio dispositivo, le icone con il “+” indicano che si sta utilizzando la carrier aggregation e che c’è un trasferimento dati in corso.

H+ e H

Tutti gli smartphone sono da tempo compatibili HSPA (High-Speed Packet Access) ossia permettono di raggiungere velocità più elevate durante il trasferimento dei dati in mobilità rispetto al precedente standard UMTS.

HSDPA permette, sulla carta, di raggiungere fino a 56 Mbps (7 MBytes/sec) anche se, al solito, le prestazioni realmente rilevate possono essere notevolmente inferiori.
Questa modalità di connessione è indicata con la presenza di un’icona H nell’area delle notifiche dello smartphone, accanto al grafico del segnale.
HSPA+ viene comunemente definita una tecnologia “pre-4G” che cioè anticipa le prestazioni ottenibili con una connessione di quarta generazione.
La comparsa di H+ informa l’utente che è in corso un trasferimento dati alla massima velocità possibile offerta dal collegamento dati.

3G

L”icona 3G (o il simbolo “U”) informa che si è connessi alla rete mobile in modalità 3G ossia che si stanno utilizzando standard di terza generazione per inviare e ricevere dati. Nelle aree urbane i principali operatori di telecomunicazioni stanno progressivamente dismettendo le celle 3G.

La velocità massima in download è in questo caso tipicamente compresa fra i 384 Kbps (48 KB/sec) dello standard UMTS e i 7,2 Mbps (900 KB/sec) della “versione base” di HSDPA.

E (EDGE)

Quando il segnale 4G/3G/HSPA è poco potente o del tutto assente può capitare che all’atto dell’attivazione della connessione dati sullo smartphone compaia l’icona E.
Acronimo di Enhanced Data rates for GSM Evolution, EDGE è uno standard che prevede il trasferimento dati sulla rete GSM e che è stato proposto, in passato, come evoluzione del GPRS.

EDGE è uno standard di seconda generazione, assolutamente inadeguato anche per trasferire pagine web moderatamente ricche di informazioni ma comunque valido, ad esempio, per scambiare qualche messaggio su WhatsApp.

In downstream EDGE può spingersi fino a 236-473 Kbps (29 KB/sec-59 KB/sec) ma le prestazioni sono tipicamente molto più scadenti nonostante lo standard sia stato pensato per unire in parallelo più canali GPRS.

GPRS

L’età della pietra per le connessioni in mobilità. Si tratta di una tecnologia 2G (GSM) molto lenta che limita gli utenti alla sola consultazione dei siti web in versione “mobile”. Qui non si superano i 58 Kbit/s (7,2 KB/sec) anche se il valore è spesso inferiore.

Di recente un gruppo di ricercatori ha scoperto che nelle implementazioni di GPRS sono ancor oggi utilizzati algoritmi di cifratura non sicuri.

L’utilizzo del vecchio GPRS è confermato dalla presenza dell’icona G nell’area superiore di qualunque dispositivo Android.

Come forzare l’uso degli standard 4G, 3G o HSPA su Android

Il sistema operativo Android non permette di default di bloccare l’uso di 4G, 3G o HSPA in modo tale che non vengano utilizzati gli standard più lenti di precedente generazione.

Di solito tutti gli smartphone sono impostati per adoperare lo standard capace di garantire le migliori prestazioni (WCDMA preferred); quando il segnale è davvero debole, però, si ripiega automaticamente sull’utilizzo di una connessione 2G.

Per evitare che il dispositivo mobile si sposti improvvisamente sull’utilizzo, ad esempio, di EDGE (comparsa dell’icona E), è possibile provare ad applicare un semplice espediente.

Dopo aver aperto il tastierino numerico del telefono, si dovrà digitare il codice speciale *#*#4636#*#*.
Toccando la voce Informazioni telefono quindi individuando il menu a tendina Imposta tipo di rete preferito si trovano gli strumenti per forzare lo smartphone a usare soltanto uno standard specifico.

Cosa significano le icone GPRS, E, 3G, H, H+, LTE sugli smartphone

Per forzare il dispositivo Android a usare solo il 4G si può scegliere LTE only; per obbligarlo a restare su 3G o 4G LTE/WCDMA (WCDMA è acronimo di Wideband Code Division Multiple Access e indica una particolare tecnologia di accesso multiplo al canale radio per reti cellulari di terza generazione 3G). Per usare solo il 3G si può scegliere la voce WCDMA only.

Purtroppo il menù richiamabile con il codice *#*#4636#*#* non è disponibile su tutti gli smartphone Android: alcuni produttori possono averlo bloccato.

Ovviamente bloccando lo smartphone sugli standard di connessione più performanti essi continueranno a essere utilizzati anche quando il segnale dovesse risultare molto debole.
Nel caso in cui il segnale non fosse più disponibile si perderà la connessione di rete in quanto lo smartphone non ripiegherà più su EDGE/2G.

Ne parliamo anche nell’articolo incentrato sul miglioramento del segnale dati sui dispositivi Android.

Le piccole frecce accanto alle icone citate in precedenza indicano l’effettuazione di trasferimenti di dati in download (freccia orientata verso il basso) e in upload (freccia verso l’alto). Quando non ci sono trasferimenti di dati in atto entrambe le frecce sono “spente” (restano di colore grigio chiaro); diversamente “si accendono”.
Lo scambio di dati viene posto in essere anche dal sistema operativo così come dai servizi e dalle app in background, non soltanto dal browser e dalle applicazioni che si stanno utilizzando.

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