FTTH supera FWA: la vera fibra ottica cresce ed è sempre più diffusa

AGCOM condivide i dati aggiornati sulla diffusione della connettività a banda larga e ultralarga in Italia.
FTTH supera FWA: la vera fibra ottica cresce ed è sempre più diffusa

Nel terzo bollettino 2020 dell’Osservatorio sulle comunicazioni di AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) viene aggiornato il quadro sugli accessi a banda larga e ultralarga nel nostro Paese.

L’indagine di AGCOM indica non soltanto a quali operatori di telecomunicazioni si affidano di più gli italiani ma anche quanto sono diffuse le soluzioni di connettività ad alte prestazioni.

Il dato più interessante è la crescita importante del numero di utenze FTTH (Fiber-to-the-Home) attive in Italia: a giugno 2020 gli abbonati a servizi interamente in fibra ottica (“bollino verde”) in cui il cavo fibra arriva fino al “modem router” dell’utente, erano 1,46 milioni (+41% rispetto a giugno 2019).
Una variazione importante che supera anche il dato della connettività FWA (1,42 milioni di accessi; +12,1% rispetto a giugno 2019) ovvero quello delle tecnologie di accesso alla rete Internet che prevedono l’ultimo tratto, dalla base station dell’operatore, realizzato in modalità wireless usando varie tecnologie: Banda ultralarga in Italia: primi dati di copertura aggiornati. Cosa significa VHCN.

Lato FTTH Fastweb si conferma l’operatore scelto con maggior frequenza dagli utenti (perdere però il 6,7% rispetto all’anno precedente) seguito da Vodafone e Wind Tre.
Per la connettività FWA, invece, il provider più “gettonato” resta Linkem seguito da Eolo. Insieme i due operatori detengono quasi l’82% del mercato) tanto che TIM – al terzo posto – è relegata al 2,9%.

La connettività FTTC (Fiber-to-the-Cab), con la fibra ottica che arriva solo fino all’armadio stradale è “feudo” di TIM seguita da Vodafone e Wind Tre ampiamente staccate. Crescono di molto, sempre secondo AGCOM, anche gli accessi su tecnologia FTTC fino a 8,58 milioni di linee (+16,9% rispetto a giugno 2019).

Crolla invece la connettività interamente basata su rame (dal modem router dell’utente fino alla centrale): in un anno le tradizionali ADSL sono scese del 16,7% con gli abbonati ridotti a 6,33 milioni.

In valori assoluti, complice anche il lockdown, tra marzo e giugno 2020 il numero di linee a banda larga e ultralarga in uso in Italia è aumentato dello 0,5% ma su base annua si registra una decrescita (-1,8%) che è ancora più marcata se si considera la “finestra” giugno 2016-giugno 2020 (-3,5%).

Da notare che in 4 anni si sono ridotte, e di molto, anche le SIM per l’utilizzo delle reti degli operatori mobili: dal 2016 si è registrato un calo quantificabile intorno al 10%.
Nel periodo giugno 2019-giugno 2020, invece, sono cresciute di oltre il 12% le SIM M2M (Machine-to-Machine) ovvero quelle usate per abilitare lo scambio di dati tra dispositivi con limitata o nessuna interazione umana (ad esempio i prodotti per l’Internet delle Cose, IoT).

La versione più aggiornata del bollettino pubblicato da AGCOM è disponibile cliccando qui.

In tema di fibra ottica suggeriamo la lettura dell’articolo Velocità fibra: cosa c’è da sapere.
Suggeriamo anche di non sottovalutare l’utilità dello strumento Broadband Map di AGCOM (Verifica copertura fibra: gli strumenti da usare) che consente di avere un’indicazione piuttosto precisa delle performance ottenute sull’intero territorio nazionale dagli abbonati ai servizi di connettività.

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