Fibra ottica: quando arriverà?

Come sapere in anteprima quando arriverà la fibra ottica FTTC o FTTH: consigli e strumenti da usare per scoprirlo subito.
Fibra ottica: quando arriverà?

Non si ha ancora la possibilità di attivare una connessione in fibra ottica ma si può utilizzare soltanto la “vecchia” ADSL? Si risiede in un’area digital divisa (area bianca o “a fallimento di mercato”) e si vorrebbero raccogliere notizie circa la copertura pianificata nelle zone di proprio interesse? Al momento si dispone di una connessione FTTC in fibra misto rame ma si vuole sapere quando arriverà la fibra FTTH? In questo articolo proviamo a dare qualche risposta.

Dalle aree bianche e dalla fibra ottica misto rame alla FTTH

Coerentemente con gli obiettivi fissati in sede europea negli scorsi anni il nostro Paese si è dapprima attivato per portare la banda ultralarga nelle aree bianche ovvero nelle zone d’Italia entro le quali nessun soggetto privato aveva mai fatto prima alcun investimento in termini di connettività.
In un altro articolo parliamo della differenza tra aree bianche, grigie e nere.

Open Fiber, vincitrice di tutti i bandi ministeriali per la realizzazione della rete pubblica nelle aree bianche, ha per il momento concluso i lavori e posto in commercializzazione i servizi di connettività ultrabroadband in 3343 Comuni all’interno dei quali insistevano una o più aree a fallimento di mercato (fonte: dati Infratel Italia aggiornati al 31 gennaio 2022).

Come si vede nell’immagine (fonte: Relazione sullo stato di avanzamento del Progetto Nazionale Banda Ultralarga al 31 gennaio 2022 – Infratel Italia) il concessionario Open Fiber è a buon punto con la copertura delle aree bianche.
In generale si vede come Open Fiber abbia assicurato un livello di servizio complessivamente migliore rispetto a quello richiesto in ciascun bando portando in molti casi 100 Mbps o più dove erano richiesti almeno 30 Mbps in downstream.
Nell’ultima colonna dell’istogramma il numero delle unità immobiliari in area bianca (da moltiplicare per 1.000) ancora non coperte, raggiunte da almeno 30 Mbps o da almeno 100 Mbps.

Sul sito di Open Fiber, nella sezione dedicata ai bandi Infratel, è possibile consultare la mappa dei comuni nei quali sono presenti aree bianche che riceveranno la fibra ottica in modalità FTTH o Fixed Wireless Access (FWA) ove necessario.
Cliccando su Scarica lista in calce alla pagina, è possibile trovare l’elenco dei cantieri aperti, in programmazione e degli interventi già conclusi. La legenda per le informazioni in tabella è disponibile poco sopra.

La “fase 2” si chiama Piano Italia a 1 Giga e mira a usare fondi pubblici per portare almeno 1 Gbps in downstream in tutte le aree dove non si arriva a 300 Mbps.
Il Piano, approvato dal Comitato interministeriale il 27 luglio 2021, ha l’obiettivo di realizzare infrastrutture in banda ultralarga che garantiscano la connettività ad almeno 1 Gbps sull’intero territorio nazionale entro il 2026 collegando in modalità FTTH/FTTB i civici delle unità immobiliari presso i quali non è presente, né lo sarà nei prossimi 5 anni, alcuna rete idonea a fornire connettività stabile ad almeno 300 Mbps in download

Accanto agli investimenti pubblici ci sono ovviamente quelli privati: sia Open Fiber che Fibercop stanno procedendo con i rispettivi piani di sviluppo.
Open Fiber ha presentato i piani per il prossimo decennio mentre Fibercop ha ricevuto il via libera dell’Antitrust.
Sia Open Fiber che Fibercop (quest’ultima di proprietà di TIM (58%), Fastweb (4,5%) e del fondo statunitense KKR per il 37,5%) lavorano secondo lo schema wholesale ovvero non vendono i servizi di connettività direttamente agli utenti finali (privati e aziende) ma agli operatori di telecomunicazioni partner.

Quando arriva la fibra ottica

Ci sono diversi strumenti per sapere quando arriverà la fibra ottica presso le proprie unità immobiliari, siano esse civili abitazioni o imprese.

Il primo strumento da usare è il sito Piano Strategico Banda Ultralarga (BUL): basta cliccare su Cerca la copertura del tuo indirizzo quindi selezionare regione, comune e civico d’interesse.

Un controllo sul sito BUL può offrire diversi responsi: innanzi tutto indica lo stato della copertura aggiornato a giugno 2021, mese in cui si sono concluse le consultazioni con gli operatori. Nel frattempo, però, alcuni operatori potrebbero aver già portato la fibra ottica presso il civico indicato.

Nell’esempio il civico risulta servito solo da un operatore con connettività FTTC (misto rame) fino a 100 Mbps ma che entro il 2023 sarà raggiunto da un operatore privato a 1 Gbps in download e 200 Mbps in upload.

In questo secondo esempio 2 operatori forniscono il servizio di connettività fino a 100 Mbps con architettura FTTC ma è previsto un intervento pubblico (piano Italia a 1 Giga) entro il 2026 per portare 1 Gbps in download.

La verifica sul sito BUL non prende in considerazione modalità di accesso FWA seppur considerate in molti casi connessioni VHCN ovvero quando la fibra ottica arriva alla base station dalla quale si irradia il segnale.
ADSL/ADSL2+ (fino a 20 Mbps in downstream) vengono considerate ormai tecnologie superate tanto che nelle aree raggiunte da questi servizi ma non da una connessione FTTx si ottiene un messaggio come quello in figura.

Notare “Non coperto” e gli zeri accanto alle varie voci FTTH, FTTB e FTTC.

Per andare ancora di più nel dettaglio si può scaricare l’archivio contenente gli esiti della mappatura delle reti fisse 2021 (cliccare su Allegato A in basso).

Il file compresso contiene, per ciascuna regione, un archivio con un file CSV. Si potrebbe aprirlo con un programma per la gestione di fogli elettronici come Excel o LibreOffice Calc ma nella maggior parte dei casi si otterrà un errore a causa del numero di righe troppo elevato.

Il nostro consiglio è quello di aprire ciascun CSV con un editor di testo come Notepad++ ed effettuare una ricerca (premere la combinazione di tasti CTRL+F).
Il penultimo valore della riga indica la banda in Mbps fornita da uno o più operatori privati al 2026. L’assenza di un valore o la presenza di un valore inferiore a 1000 (1 Gbps) sta a significare che nessun operatore privato fornirà entro il 2026 connettività FTTH/FTTB con la fibra che arriva fino al router dell’utente. Lo stesso indirizzo verrà coperto a 1 Gbps con i già citati investimenti pubblici del Piano Italia a 1 Giga.

Per le novità sulla copertura FTTH è bene controllare la copertura Open Fiber sul sito ufficiale e usare il modulo di ricerca a metà pagina della home page del sito Fibercop per conoscere sia le aree coperte che quelle in fase di copertura (evidenziate con circoletti di colore verde).

Per verificare la copertura pianificata FTTx (FTTH/FTTB/FTTC/FTTE) nel breve termine si può fare riferimento a Fibermap oppure a Planetel.

Il vecchio portale LIDO del Gruppo Telecom-TIM indica ancora oggi, selezionando Verifica Vendibilità Rete Nuova Generazione FTTCab, quali servizi FTTC sono eventualmente disponibili per uno specifico numero telefonico. Purtroppo TIM non ha aggiornato il certificato digitale usato sul sito: proseguire comunque perché non esistono ovviamente pericoli di sorta.

I fogli elettronici pubblicati sul sito Wholesale del Gruppo Telecom offrono preziose indicazioni sulle centrali e sugli armadi stradali che saranno raggiunti dai servizi in fibra ottica (clic su Coperture quindi sui link Centrali pianificate per l’accesso FTTCab e FTTH ai servizi Bitstream NGA e VULA e Aree armadio attive e pianificate per l’accesso FTTCab ai servizi Bitstream NGA e VULA). TIM tiene a precisare che le informazioni di copertura condivise sul suo sito Wholesale sono concesse esclusivamente agli operatori per l’invio a TIM degli ordini di fornitura dei servizi di accesso ai clienti finali e per l’individuazione delle zone in copertura geografica dei clienti finali. “Al di fuori di queste circostanze non è consentito registrare tali contenuti – in tutto o in parte – su alcun tipo di supporto, riprodurli, copiarli, pubblicarli e utilizzarli a meno di preventiva autorizzazione scritta da parte di TIM“, si legge nel “disclaimer”.

Ovviamente gli strumenti di verifica messi a disposizione online dai vari operatori di telecomunicazioni (ad esempio qui quello di TIM; qui quello di Fastweb) consentono di conoscere la velocità di connessione – allo stato attuale – per ciascun civico indicato. A quello di Fastweb abbiamo dedicato un articolo per risalire alla tipologia di servizio a banda ultralarga fornito in ciascun caso e capire il significato dei messaggi.

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