Giorno del pi greco: Google scopre oltre 31.000 miliardi di cifre dopo la virgola

Il pi greco è una delle costanti più conosciute, ricorrente sia in natura che nel mondo che ci circonda. Utilizzando la piattaforma Google Cloud, alcuni ricercatori frantumano il precedente record ed entrano nella storia.

Il pi greco è una delle costanti matematiche più famose. Nella geometria piana il pi greco viene definito come il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e quella del suo diametro o anche come l’area di un cerchio di raggio 1. In analisi matematica il pi greco viene definito ricorrendo alle funzioni trigonometriche.
Comunque la si veda, il pi greco è esprimibile con un numero molto vicino a 3,14 e il 14 marzo si celebra il giorno dedicato a questa fondamentale costante (basta leggere la data odierna con la notazione anglosassone per capire perché è stata scelta) che ricorre nel mondo che ci circonda ed è alla base del funzionamento di un vasto numero di meccanismi che si trovano in natura.

Le cifre decimali del pi greco sono infinite e da anni la comunità scientifica fa a gara per scoprire quelle che seguono le già note. A questo indirizzo si possono trovare le prime 10.000 ma fino a ieri se ne conoscevano 5.000 miliardi.

Google non poteva esimersi dall’alzare ulteriormente l’asticella: i tecnici della società di Mountain View annunciano di aver scoperto qualcosa come 31.415 miliardi di cifre dopo la virgola che descrivono in maniera ancora più precisa il valore del pi greco. Il precedente record è stato quindi frantumato grazie all’utilizzo della piattaforma cloud di Google e l’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin entra oggi a pieno titolo nel Guinness World Record.

La procedura per il calcolo del pi greco utilizzando Google Cloud è stata messa a punto da Emma Haruka Iwao sotto la supervisione di Daisuke Takahashi, professore associato presso il centro per le scienze computazionali dell’Università di Tsukuba (Giappone).
Per raggiungere l’obiettivo il team nipponico ha messo al lavoro una batteria di 25 nodi Google Cloud per un totale di quasi 112 giorni consecutivi pari a 2.795 giorni-macchina.
Per quanto riguarda la configurazione hardware, sono state utilizzate 96 CPU virtuali affiancate da 1,4 Terabyte di RAM (un’instanza n1-megamem-96 su Google Cloud).

Attraverso il servizio Pi Delivery viene esposta una API REST che permette di visualizzare tutte le cifre decimali della costante sin qui scoperte utilizzando un normale browser web. I matematici, ma anche i più curiosi, possono interagire in proprio con Pi Delivery.

Maggiori informazioni sull’impresa appena compiuta sono reperibili a questo indirizzo.

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