Gli errori SEO da correggere, secondo SEMrush

Quali sono gli errori SEO (Search Engine Optimization) che fanno perdere visibilità e che molto spesso vengono ignorati anche da alcuni tra i webmaster più esperti? SEMrush accende un faro sulla problematica e spiega quali sono gli errori da evitare.
Gli errori SEO da correggere, secondo SEMrush

Per avere successo sul web “content is king“. La qualità dei contenuti, il continuo aggiornamento del sito, la pubblicazione di approfondimenti di taglio professionale, l’autorevolezza via a via guadagnatasi sono punti essenziali.
Content is king“, quindi, ma spesso non basta per acquisire visibilità, fare più traffico e far volare il proprio business online: SEMrush: quali sono i fattori di ranking Google.

Il successo di qualunque progetto sul web passa anche attraverso l’ottimizzazione dei contenuti e delle struttura delle pagine.
SEMrush ha reso noti i risultati di un’interessante ricerca volta a chiarire quali sono gli errori SEO da correggere tempestivamente.

Utilizzando il servizio Site Audit di SEMrush, i tecnici della società hanno raccolto dati – rendendoli anonimi – da circa 100.000 siti e 450 milioni di pagine. Le informazioni, poi rielaborate e organizzate, sono servite per determinare gli errori SEO più comuni, le problematiche più rilevanti e le tecniche on-site impiegate con maggior frequenza.

Gli errori SEO più comuni da risolvere subito quest’anno sono stati suddivisi, da SEMrush, in tre grandi categorie: Crawlability, SEO Tecnico e Ottimizzazione on-page.

Ogni errore è stato valutato da 1 a 5 punti, dove 5 indica il livello di gravità maggiore. “Il livello di gravità riflette non solo l’influenza di un certo errore in classifica, ma anche il suo impatto sulle prestazioni complessive del sito e sulla user-friendliness“, si spiega da SEMrush. “Lo abbiamo aggiunto perché alcuni errori appaiono sui siti molto raramente, ma potrebbero avere un livello di gravità elevato perciò non vogliamo che vengano trascurati“.

Come si vede nell’infografica SEMrush che pubblichiamo di seguito, i problemi più gravi sono quelli relativi ai link e ai redirect erronei così come la configurazione scorretta del dominio lato web server.

File robots.txt mal strutturati, contenuti duplicati, meta descrizioni ripetute in più pagine, tag title troppo lunghi, utilizzo del parametro nofollow per riferirsi a risorse interne, errori 4xx e 5xx (Errore 404 e 500, come vedere una pagina che non si apre), redirect temporanei (302), velocità di caricamento della pagina mediocre, mancanza di tag canonical nelle pagine AMP, uso di vecchie tecnologie (come cornici create usando il tag IFRAME) contribuiscono a far perdere visibilità.

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