In arrivo nuovi Samsung Galaxy S Book con processore Intel Lakefield anziché ARM

Le vendite della versione ARM non sono state incoraggianti e Samsung si appresta a rivedere i suoi piani presentando Galaxy S Book basati su CPU Intel Lakefield.

Un notebook Galaxy S Book con CPU Intel è apparso sul sito web di Samsung Canada. Una novità importante che conferma le evidenti difficoltà di posizionamento dell’architettura ARM in ambito PC, soprattutto in forza della manifesta esigenza degli utenti di eseguire anche applicazioni Win32.

Samsung aveva approfittato dell’evento di lancio del Note 10 per presentare un nuovo portatile leggero e sottile, basato su SoC Qualcomm Snapdragon 8cx e costruito sulla piattaforma Windows su ARM.

Il prodotto è stato presentato come un dispositivo “always on“, completamente indipendente grazie alla presenza del modem 4G/LTE e capace di offrire un’autonomia della batteria fino a 23 ore.

In termini di prestazioni, Qualcomm ha promesso una potenza equivalente a quella di un processore Intel Core i5 da 15W di TDP. Il SoC usato per il Galaxy S Book includeva 8 core Kryo 495 (la CPU più veloce che Qualcomm abbia mai realizzato) e per quanto riguarda la GPU, una Adreno 680, due volte più veloce dell’Adreno 630 che costituiva parte integrante del processore ARM all’epoca più veloce, lo Snapdragon 855.

Il portatile non è stato mal concepito, anzi, ma i dati di vendita non sono stati incoraggianti, molto probabilmente per l'”attaccamento” degli utenti ai tradizionali programmi Win32, quello stesso comportamento che ha indotto Microsoft a rivedere i suoi piani: Project Reunion, Microsoft prova a unire applicazioni UWP e Win32.

Così, stando a quanto trapelato in queste ore, Samsung avrebbe già pronto una variante di Galaxy S Book basata su processore Intel Lakefield, per la precisione il Core i5-L16G7 non ancora lanciato ufficialmente.

Il Core i5-L16G7 è un processore di nuova generazione che utilizza una tecnologia simile a big.LITTLE di ARM e che quindi è la risposta di Intel per quei dispositivi portatili che debbono necessariamente coniugare buone prestazioni con una durata della batteria estesa.
L’idea è infatti quella di combinare core ad alte prestazioni con altri tipi di core con meno potenza ma con una maggiore efficienza energetica e un costo inferiore per bilanciare le prestazioni, la durata della batteria e il prezzo finale di vendita. Intel offrirà questi tipi di processori a tutti i suoi partner e sappiamo già che il Surface Neo di Microsoft li utilizzerà.

Per il resto, le specifiche sono le stesse: uno schermo multi-touch da 13,3 pollici con risoluzione Full HD, 8 GB di RAM e fino a 512 GB di SSD. Anche la batteria ha le stesse dimensioni, ma l’autonomia è in questo caso ridotta a 17 ore.
Il nuovo notebook non include il supporto per LTE mentre è previsto quello per WiFi 6. Riuscendo a eseguire una normale versione di Windows 10, trattandosi sempre di un sistema basato su processore x86-64, l’esecuzione nativa delle applicazioni Win32 e degli altri software per il sistema operativo Microsoft è assicurata.

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