Nuove sfide per le vetture con autopilota di Google

Google fa il punto sulle attività di sviluppo che hanno riguardato, in questi mesi, la realizzazione di innovative autovetture "capaci di guidarsi da sole".
Nuove sfide per le vetture con autopilota di Google

Google fa il punto sulle attività di sviluppo che hanno riguardato, in questi mesi, la realizzazione di innovative autovetture “capaci di guidarsi da sole”. Dopo aver percorso qualcosa come oltre 1,3 milioni di chilometri, è tempo di tracciare un nuovo bilancio sullo “stato dell’arte”. Secondo Chris Urmson, responsabile del progetto “Self-Driving Car” del colosso di Mountain View, le vetture dotate dell'”intelligenza artificiale” necessaria per districarsi nel traffico senza l’intervento del conducente avrebbero evidenziato un comportamento molto più maturo districandosi nel traffico cittadino e, grazie ai molteplici sensori utilizzati, sarebbero ormai in grado di riconoscere qualunque oggetto in movimento, semafori, segnali stradali, la gestualità dei vigili e del personale di polizia, le indicazioni dei ciclisti per segnalare l’intenzione di compiere una svolta e così via.

Nel video che segue, Google mostra il comportamento di una sua vettura che risce a districarsi nel traffico ed a prendere decisioni sulla base delle numerose situazioni in cui ci si può trovare mentre si è alla guida. L’obiettivo è quello di evitare gli incidenti riconoscendo immediatamente i comportamenti scorretti da parte di automobilisti, motociclisti, ciclisti e pedoni ed evitando di esporre i passeggeri a pericoli.

Questi veicoli godono del potenziale per evitare incidenti stradali; possiamo salvare vite, generare lavoro e ridurre la congestione del traffico“, aveva dichiarato Sergey Brin (Google: tra 5 anni auto che si guidano da sole per tutti). “Ritengo che le vetture in grado di guidarsi da sole possano essere più sicure di quelle guidate da esseri umani“.

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