Open Fiber, siglata la convenzione per il terzo bando. Il punto sullo stato dei lavori

L'azienda compartecipata da Enel e Cassa Depositi e Prestiti sigla la convenzione per la realizzazione della rete nelle aree bianche di Puglia, Calabria e Sardegna. Anche in questo caso i lavori dovranno concludersi entro tre anni. Open Fiber coglie l'occasione per fare il punto sullo stato dei lavori in tutta Italia.

Infratel Italia, società in-house del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), e Open Fiber hanno firmato ieri la concessione relativa al terzo bando per la realizzazione della nuova rete a banda ultralarga in Puglia, Calabria e Sardegna.
Open Fiber si era infatti recentemente aggiudicata anche la terza gara (Open Fiber si aggiudica anche il terzo bando per coprire le aree bianche di Puglia, Calabria e Sardegna) dopo essere già uscita vittoriosa nelle prime due competizioni.

Spetterà quindi a Open Fiber realizzare la rete nelle aree bianche o “a fallimento di mercato” che insistono in tutte le regioni d’Italia, zone nelle quali nessun operatore privato aveva mai fatto investimenti prima. Utilizzando gli investimenti pubblici (il finanziamento per Puglia, Calabria e Sardegna è pari a 103 milioni di euro), Open Fiber costruirà la nuova rete (che resterà di proprietà dello Stato) e la manterrà in concessione per 20 anni.

Nei prossimi 9-12 mesi Open Fiber conta di completare la progettazione della rete, ottenere le autorizzazioni necessarie per lo svolgimento dei lavori nonché bandire e assegnare gare alle imprese per materiali, opere e sicurezza.

Per rispettare i tempi di esecuzione è necessario che il rapporto con tutti gli enti della pubblica amministrazione coinvolti nel rilascio delle autorizzazioni si svolga in tempi ragionevoli anche grazie alle conferenze dei servizi che semplificano e razionalizzano i tempi di attuazione dei progetti“, si legge in una nota ufficiale dell’azienda.

Relativamente a tutti i bandi vinti da Open Fiber, il completamento dei lavori è previsto entro il termine di 3 anni dalla firma della convenzione, con i seguenti obiettivi:

– Portare 100 Mbps fino all’85% della popolazione.
– Almeno 30 Mbps alla restante quota di popolazione italiana.
– 100 Mbps nelle sedi ed edifici pubblici (scuole, ospedali etc.), nelle aree di maggior interesse economico e concentrazione demografica, nelle aree industriali, nelle principali località turistiche e degli snodi logistici.

Open Fiber fa anche il punto sui vari traguardi che sono stati posti: il primo bando di gara prevede la realizzazione e gestione di una rete a banda ultralarga in 3.043 comuni di Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Toscana e Veneto.
I cittadini interessati dagli interventi previsti in questo bando sono 6,4 milioni, con circa 4,6 milioni di unità immobiliari da raggiungere e oltre 500.000 sedi di impresa e di Pubbliche Amministrazioni.
Il secondo bando Infratel riguarda 3.710 comuni in 10 Regioni (Piemonte, Valle D’Aosta, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia) più la Provincia di Trento, per un totale di circa 4,7 milioni di unità immobiliari e 6,8 milioni di cittadini coinvolti.

Con l’aggiudicazione del terzo bando e la firma della concessione Open Fiber cablerà in totale 7.635 comuni in tutte le regioni italiane. Attualmente sono impegnate 85 imprese sul territorio per le attività di realizzazione della rete.
Nel corso del 2019 è prevista l’apertura di nuovi cantieri Open Fiber in 2.000 comuni e il collaudo di più di 500 impianti sui quali saranno attivati i servizi ai cittadini.

Nell’articolo Open Fiber: lo stato di avanzamento della copertura in fibra FTTH e FWA nelle aree bianche abbiamo indicato come trovare informazioni sullo stato dei lavori nelle varie zone d’Italia mentre nell’articolo La fibra Open Fiber 1 Gbps arriva in altre città d’Italia: l’elenco completo abbiamo pubblicato tutti gli aggiornamenti sulla copertura ultrabroadband nei cluster A e B del Paese con investimenti diretti di Open Fiber.

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