Prestazioni degli iPhone ridotte artificiosamente: tre class action contro Apple

Negli Stati Uniti via a tre azioni legali collettive nei confronti della Mela mentre in Italia il Codacons è sul piede di guerra: esposto alla Procura di Roma e all'Antitrust.

In questo ultimo scampolo del 2017, cominciano a montare le proteste nei confronti di Apple per la decisione unilaterale di ridurre le prestazioni dei suoi iPhone 7, 6, 6s e SE.
Dopo il report pubblicato nei giorni scorsi dal benchmark Geekbench, Apple ha dovuto ammettere di aver rallentato i suoi iPhone più vecchi con una “gabola” via software: Apple ha confermato di limitare le prestazioni degli iPhone più vecchi.


I tecnici della Mela spiegano di averlo fatto per evitare lo spegnimento improvviso del dispositivo nel caso in cui l’utente utilizzasse un device con una batteria ormai non più affidabile.

Il problema è che Apple non informa gli utenti sulla riduzione delle performance automaticamente applicata da iOS e invece che consigliare loro la sostituzione della batteria (operazione che ridarebbe nuova vita al dispositivo…) di fatto induce la clientela a valutare la sostituzione dello smartphone.

Negli Stati Uniti sono quindi state avviate tre class action: i legali contestano ad Apple proprio il fatto di aver taciuto sulla possibilità di sostituire la batteria per risolvere il problema e di aver “fornito dichiarazioni fuorvianti che puntavano a nascondere la natura e lo scopo del difetto“.
In una vertenza si fa riferimento anche all’ingerenza di Apple sulla proprietà privata.

In Italia è il Codacons ad annunciare un esposto dinanzi alla Procura della Repubblica di Roma e all’Antitrust denunciando la pratica scorretta di Apple.
Se realmente i vecchi iPhone sono stati deliberatamente rallentati per modificare le scelte economiche degli utenti e spingerli ad acquistare il nuovo modello della Apple, ci troveremmo di fronte ad un palese illecito che potrebbe addirittura configurare il reato di truffa, con un danno evidente per i consumatori“, si rileva dal Codacons.

In caso di accertate irregolarità, dopo le verifiche dell’Antitrust, il Codacons si impegna a promuovere una class action nei confronti di Apple.

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