Trova il mio telefono: verificare se la funzione è attiva su Android

Come funziona Trova il mio telefono, lo strumento integrato nei Google Play Services su Android per stabilire la posizione fisica di uno smartphone e amministrarlo da remoto.

La funzionalità Trova il mio telefono è bene venga sempre attivata sul dispositivo mobile Android. Non agisce come un vero e proprio antifurto ma, piuttosto, è uno strumento che consente di localizzare il telefono nel caso in cui esso venisse perso o rubato.

Grazie a Trova il mio telefono lo smartphone Android diventa gestibile da remoto: oltre a individuarne la posizione, è possibile far squillare il dispositivo o cancellarne il contenuto se fosse ormai considerabile come definitivamente perduto.

Trova il mio telefono: come impostare e utilizzare la funzionalità che permette di localizzare lo smartphone Android

Per usare la funzionalità di Google che consente di accertare la posizione fisica del proprio telefono non è necessario installare nulla. La funzione Trova il mio telefono è infatti parte integrante dei Play Services di Google ed è quindi aggiornata insieme con i componenti di base di Android.

Per attivare e usare Trova il mio telefono è necessario comportarsi come segue:

1) Verificare l’account Google configurato sul telefono Android e accertarsi di essere in grado di accedervi da un normale PC usando il browser web.
Se si fosse abilitata la verifica in due passaggi (o autenticazione a due fattori), è importante controllare che l’account Google sia accessibile anche senza disporre del telefono che si vuole cercare.
Nella sezione Verifica in due passaggi dell’account Google controllare di poter fornire l’autorizzazione per l’accesso anche da altri dispositivi in proprio possesso e non solo dallo smartphone che si potrebbe avere la necessità di dover localizzare: Rintracciare un cellulare rubato diventa impossibile se Google chiede la conferma dell’identità.

I dispositivi già noti a Google, per l’account in uso, sono elencati in questa pagina: verificare che almeno due di essi siano ritenuti “dispositivi attendibili”.

2) Sul telefono accedere alle impostazioni di Android quindi accedere alla sezione Google, selezionare Sicurezza quindi Trova il mio dispositivo.
Accertarsi che l'”interruttore” sia posizionato su On.

In questo modo si autorizzano i Play Services ad accertare la posizione del dispositivo su richiesta del titolare dell’account Google.

3) Installare e avviare l’app Google Maps quindi toccare il circoletto in alto a destra corrispondente al proprio account utente.
Selezionare quindi la voce Spostamenti, toccare il pulsante con tre puntini in colonna in alto a destra e scegliere Impostazioni e privacy.

Da qui verificare che in Impostazioni posizione vengano riportate le indicazioni La geolocalizzazione è attiva e La Cronologia delle posizioni è attiva. Diversamente, attivarle entrambe.

Attivare la cronologia delle posizioni non è strettamente indispensabile ma permetterà, successivamente, di ricostruire il tragitto compiuto dal proprio telefono.

4) Usare il browser web installato su un PC e accedere con lo stesso account Google usato sul telefono Android. Accedendo a questa pagina selezionare lo smartphone da controllare in modalità remota.


5) Per accedere rapidamente allo stesso pannello di controllo, si può digitare Trova il mio telefono quindi cliccare su Individuazione del telefono sulla mappa.

6) Google mostrerà immediatamente la posizione del telefono su una mappa interattiva e cliccando sulle apposite icone nella colonna di sinistra si può far squillare lo smartphone da remoto (anche se la SIM fosse stata cambiata e/o la suoneria fosse stata disattivata), bloccarlo (chiedendo eventualmente anche la visualizzazione di un messaggio da mostrare a chi dovesse rinvenirlo) e cancellarne tutti i contenuti.

7) Cliccando sulla freccia posta sotto il nome del telefono si può richiedere un aggiornamento della posizione: Google mostra la rete alla quale il telefono risulta connesso (WiFi o rete dati dell’operatore di telefonia mobile) e lo stato della batteria.
Con un clic sull’icona “i”, è possibile leggere il codice IMEI del telefono.

8) Avendo attivato la Cronologia delle posizioni, è anche possibile accedere alla timeline per capire gli spostamenti del proprio dispositivo.

Nel caso in cui il telefono non fosse recuperabile, Google suggerisce di rivolgersi al proprio operatore mobile per disattivare la scheda SIM, ordinarne una nuova o reindirizzare le chiamate verso un altro numero di telefono. Si tratta di provvedimenti che contribuiscono anche alla protezione da furti d’identità.
Come extrema ratio si possono cancellare da remoto tutti i dati presenti nel telefono: in questo modo non potranno essere sfruttati da parte di terzi.

Per trovare il telefono Android da remoto non è necessario installare l’app Google pubblicata sul Play Store.
Essa può essere utile solo per stabilire la posizione fisica di un altro dispositivo, uno proprio (ovviamente diverso da quello che si ha tra le mani) oppure appartenente a un altro utente.

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