Verifiche sulle schede madri Super Micro: nessun chip sospetto

L'azienda si dichiara niente affatto sorpresa dai risultati delle indagini commissionate a un controllore indipendente. Lo scoop di Bloomberg si sgonfia ulteriormente e a questo punto l'azienda valuterà azioni a tutela della sua immagine.

Vi ricordate del presunto scoop di Bloomberg che annunciò in pompa magna la scoperta di un chip “spione” all’interno delle schede madri Super Micro? Ne parlammo nel nostro articolo Un chip cinese usato per spiare le aziende USA più importanti: scoop o fake? presentando sia le tesi dell'”accusa” che le ferme rassicurazioni da parte delle aziende chiamate in causa.

Super Micro ha voluto avviare in ottobre una serie di indagini commissionate a un soggetto indipendente. Oggi sono arrivati i risultati delle verifiche: nessun chip malevolo o semplicemente sospetto è stato rilevato sulle motherboard a marchio Super Micro.

L’azienda taiwanese che ha il suo quartier generale a San Jose, in California (USA), ha dichiarato di non essere affatto sorpresa dal risultato delle indagini. Fin dal primo momento, infatti, Super Micro – insieme con le altre società tirate in ballo – aveva rigettato ogni addebito confermando anche la bontà della sua supply chain, la catena distributiva dai suoi stabilimenti produttivi fino ai clienti finali.

Nardello & Co, questo il nome dell’impresa specializzata che ha condotto le verifiche, ha posto sotto la lente sia schede madri attualmente in produzione che esemplari già venduti ad Apple e Amazon non rilevando nulla di anomalo.
Gli esperti hanno anche posto sotto esame il software e i file contenenti le informazioni sul design delle schede madri non riscontrando l’utilizzo di alcun componente sospetto né la veicolazione di segnali non correlati con le specifiche funzionalità che ciascuna motherboard si trova a gestire.

Super Micro sta a questo punto valutando eventuali azioni legali a tutela della sua immagine.

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