Virus polizia di stato anche su Android, ecco come si presenta

Dopo i ripetuti attacchi nei confronti degli utenti Windows e Mac OS X, il malware conosciuto anche come "virus polizia di stato" e diffuso in numerose varianti (virus Guardia di Finanza, Polizia Postale, Centro Nazionale Anticrimine Informatico per ...

Dopo i ripetuti attacchi nei confronti degli utenti Windows e Mac OS X, il malware conosciuto anche come “virus polizia di stato” e diffuso in numerose varianti (virus Guardia di Finanza, Polizia Postale, Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche (CNAIPIC), Polizia Penitenziaria) ha cominciato a bersagliare gli utenti di Android.

Malware che, una volta insediatisi sul sistema, provvedono a metterlo sotto scacco disattivando alcune delle principali funzionalità, variando in profondità la configurazione del sistema operativo e bloccando l’accesso allo stesso, i ransomware hanno di recente imperversato soprattutto sulle macchine Windows (vedere Virus Polizia di Stato: rimuovere il malware con quattro diversi metodi e Difendersi da Cryptolocker e dagli altri ransomware) facendo capolino anche su Mac OS X (Virus polizia di Stato e polizia postale su Mac OS X: come rimuoverli).

Gli aggressori hanno iniziato ad utilizzare il medesimo cliché sulla piattaforma Android distribuendo app che si propongono come software per la sicurezza quando il realtà provare a bloccare il dispositivo chiedendo un riscatto per tornare a consentirne l’utilizzo.

Come si evince esaminando l’analisi appena pubblicata, gli aggressori – ricorrendo anche a tecniche di ingegneria sociale – cercando di indurre l’utente ad installare app malevoli che portano alla visualizzazione di una minacciosa schermata del tutto simile a quella che viene proposta dalle versioni del malware concepite per Windows e Mac OS X.

Nel momento in cui gli utenti Android dovessero trovarsi a visitare uno dei tanti siti web utilizzati come “testa di ponte” per diffondere il malware, verrebbe automaticamente proposto loro il download e l’installazione del pacchetto APK contenente il codice dannoso (solitamente proposto come un elemento in grado di facilitare lo scaricamento di contenuti video).

Fortunatamente, il malware è già riconosciuto dai principali motori di scansione antimalware (vedere l’analisi su VirusTotal): un motivo in più per installare una buona app antivirus anche su Android: Antivirus su Android, serve davvero? Ecco uno dei migliori, gratis.

Nell’articolo Antivirus Android, malware a quota 97%. Ecco perché abbiamo spiegato perché il 97% dei malware concepiti per i dispositivi mobili prende di mira il sistema operativo di Google ed illustrato una serie di suggerimenti per evitare problemi.

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