Windows 10 migliora le performance ottimizzando la gestione delle istruzioni sui core della CPU

Microsoft rivela che il prossimo feature update di Windows 10 sarà più abile a "spremere" il processore garantendo le performance migliori. I carichi di lavoro più impegnativi saranno dinamicamente spostati sui core più prestazionali.

Windows 10 19H2 ossia il feature update che Microsoft rilascerà molto probabilmente il mese prossimo in versione finale, integrerà alcune ottimizzazioni pensate per migliorare le prestazioni del sistema e delle applicazioni in esecuzione.

Quando una CPU viene realizzata non tutti i core sono uguali tra loro: alcuni possono differire leggermente per i livelli di tensione utilizzati e per le caratteristiche intrinseche. Alcuni core possono garantire prestazioni migliori rispetto agli altri: utilizzando Intel Turbo Boost Max Technology 3.0 il sistema operativo può accedere alle informazioni contenute nel processore per stabilire quali core offrono le performance più elevate e concentrare le attività più pesanti proprio su di essi.
Secondo i tecnici di Intel questa tecnologia riuscirebbe a garantire prestazioni migliori del 15% in single-thread.

Windows 10 già supporta Turbo Boost Max Technology 3.0 e Turbo Boost Technology 2.0: Microsoft però precisato che il prossimo feature update includerà diverse ottimizzazioni per migliorare la distribuzione delle istruzioni ai core più veloci.

Va comunque evidenziato che non tutte le CPU supportano Turbo Boost Technology. Nel caso di Turbo Boost Technology 2.0, sono le seguenti CPU a essere supportate: Intel Core i7/i5 Mobile e Desktop, Core X-series; nel caso di Turbo Boost Max Technology 3.0 le seguenti: Intel Core i7-69xx/68xx, Core i9-7900X/i9-7920X/i9-7940X/i9-7960X/i9-7980XE/i7-7820X/i7-9800X, Core i9-9820X/i9-99x0XE/i9-99x0X, Xeon E5-1600 v4 (single-socket) e processori Intel di decima generazione.

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