Windows XP compie 20 anni: come si presentava e quali novità introdusse

La storia di Windows XP in breve, il sistema operativo che a ottobre 2001 portò una ventata di novità in casa Microsoft unendo le aspettative degli utenti professionali a quelle del mercato più generalista.

Se oggi Windows 10 è utilizzato dall’80% degli utenti che utilizzano il sistema operativo Microsoft e vanta il 75,4% delle quote di mercato in ambito desktop (Windows nel suo complesso è la seconda piattaforma più usata in assoluto su tutte le tipologie di dispositivi con il 32,3% dopo Android al 40,7%; fonte StatCounter, settembre 2021), un tempo Windows XP era il prodotto di casa Microsoft più apprezzato e installato a livello globale.

Sistema operativo più longevo della storia dell’intera gamma Windows, Windows XP è stato ritirato ad aprile 2014 dopo una serie di rinvii decisi da Microsoft vista la popolarità del sistema operativo che non accennava a diminuire né tra le aziende né tra gli utenti privati. I più affezionati a Windows XP trovarono anche il modo per continuare a ricevere le patch di sicurezza per alcuni anni utilizzando quelle destinate alla versione Embedded della piattaforma.

Negli occhi di tutti rimane impresso lo sfondo predefinito di Windows XP (chiamato Bliss, “beatitudine” in italiano) ovvero quella collina coltivata a vigneto che esiste davvero e che si trova negli Stati Uniti nella contea di Sonoma, sulla strada che collega San Francisco alla Napa Valley.

Parlando della storia della collina sfondo di Windows XP l’autore dello “scatto”, un fotografo del National Geographic, raccontò che non vi fu neppure bisogno di usare PhotoShop.

Nonostante sia ormai abbandonato (secondo StatCounter sarebbe usato sullo 0,6% circa dei sistemi) Windows XP compie oggi 20 anni. Era infatti il 25 ottobre 2001 quando Microsoft lo presentò ufficialmente.

Tante cose sono cambiate da allora ma per l’epoca Windows XP fu comunque una rivoluzione, una concezione vincente di sistema operativo che mise in ombra il successivo e sfortunato Vista (2006), da molti vituperato.

Negli anni ’90 Microsoft iniziò a lavorare su un sistema operativo di nuova concezione chiamato Windows NT che si sarebbe allontanato dalle storiche “radici” di MS-DOS. Incorporava un kernel nuovo di zecca e altre tecnologie che lo rendevano molto stabile e affidabile.
Windows NT si dimostrò molto impegnativo dal punto di vista dell’hardware così Microsoft lo propose al mercato professionale e per l’utilizzo sui server.
Con Windows 2000 Microsoft aveva quasi portato NT a livello consumer ma l’azienda preferì non compiere ancora il balzo decisivo preferendo continuare, per questo segmento di mercato con Windows Millennium Edition (Me) a sua volta figlio di Windows 95 e Windows 98, sistemi operativi che ereditavano la storia e i “fondamentali” di MS-DOS.

Dopo il fallimento del progetto Windows Me, l’azienda di Redmond si decise finalmente ad abbracciare l’eredità lasciata da Windows NT anche sul mercato generalista.

Con Windows XP l’intento era quello di introdurre una new eXPerience unificando i prodotti Windows consumer e professionali sotto un unico ombrello seppure in due diverse edizioni.

Le principali innovazioni introdotte da Windows XP

Con il lancio sul mercato di Windows XP si aprì una nuova era.

Innanzi tutto, per quanto riguarda le novità grafiche e di usabilità, Windows XP segnò il primo significativo allontanamento dal classico tema grigio con Windows 95.
Grazie ad uno stile visuale chiamato Luna, Windows XP si presentava con un innovativo design molto colorato con una barra delle applicazioni e un grande pulsante Start di colore verde, barre dei titoli blu e pulsanti “X” rosso vivo per chiudere le finestre.
I temi potevano essere facilmente cambiati ed era disponibile anche un tema in stile Windows 2000.

Windows XP introdusse l’anti-aliasing sui font di sistema (rendering ClearType) in modo da facilitare la lettura dei caratteri sui monitor LCD che stavano iniziando a prendere piede all’epoca.

Il sistema operativo prevedeva anche una serie di nuove icone colorate con angoli arrotondati, gradienti morbidi e più profondità di colore. Per la prima volta le icone di Windows supportano il canale alfa per attivare la trasparenza oltre agli effetti drop shadow per i testi mostrati sotto a ciascun elemento grafico.

La revisione del menu Start fu una novità altrettanto rilevante: era possibile fissare i programmi preferiti in una posizione specifica e utilizzare un Esplora risorse (oggi chiamato Esplora file) che si accorgeva dei contenuti presenti in una cartella adattando la visualizzazione degli elementi. Venivano inoltre mostrate le anteprime del contenuto di documenti e immagini.

Fu con Windows XP che Microsoft ha aggiunto la possibilità di passare da un account utente all’altro senza disconnettersi (Fast User Switching per cambiare account utente velocemente senza disconnettersi), un firewall di base, il supporto per le connessioni WiFI e per la condivisione della connessione Internet.

Mettendo gli orologi indietro di vent’anni su YouTube si trova la presentazione di Windows XP svoltasi a New York City il 25 ottobre 2001 con un tributo iniziale alle vittime degli attacchi terroristici dell’11 settembre.

In due mesi dal lancio Microsoft vendette oltre 17 milioni di copie di Windows XP con il totale che è cresciuto fino a più di 210 milioni nel 2004.
Sebbene il numero totale di vendite fatte registrare nel suo intero ciclo di vita da Windows XP non siano ad oggi note si parla di numeri compresi tra 500 e 1.000 milioni.

Circa un anno fa Windows XP tornò agli onori delle cronache perché il suo codice sorgente fu trafugato e pubblicato online insieme con quello di altri software Microsoft.

Di recente, dall’alto del suo numero di installazioni complessive che supera ad oggi 1,3 miliardi, abbiamo detto come Windows 10 è destinato a diventare un sistema operativo quasi immortale come Windows XP prima e Windows 7 poi.

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