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In Lombardia si sta registrando una nuova ondata di smishing, cioè di phishing tramite SMS, che sta mettendo seriamente a rischio sia il portafoglio che la privacy dei cittadini. Centinaia di persone stanno ricevendo messaggi fraudolenti che, facendo leva su nomi di enti pubblici e sanitari come l’Ats, mirano a sottrarre denaro e dati personali con modalità sempre più sofisticate.
Come funziona la truffa dell’SMS dall’Ats
La nuova campagna di truffa si basa su messaggi SMS che simulano le comunicazioni ufficiali dell’Agenzia Territoriale per la Salute, talvolta utilizzando ancora la vecchia denominazione “Asl” per aumentare la credibilità del messaggio. I testi sono studiati per generare un senso di urgenza, spingendo le vittime a compiere azioni impulsive come chiamare numeri con prefisso 895, noti per essere associati a servizi premium dal costo elevatissimo.
Secondo le informazioni diffuse dalla Regione Lombardia, le conseguenze per chi cade in questa trappola sono doppie: da un lato si subisce una perdita economica immediata a causa delle tariffe esorbitanti applicate ai numeri a pagamento, dall’altro si corre il rischio di condividere dati personali sensibili che potrebbero essere successivamente sfruttati per ulteriori attività di cybercrime o per l’installazione di malware sui dispositivi.
Il fenomeno non è limitato al territorio lombardo. Un esempio lampante arriva da Lecce, dove un imprenditore ha perso ben 40.000 euro dopo aver seguito le istruzioni contenute in un falso SMS bancario. Questo episodio dimostra quanto le tecniche di smishing siano ormai raffinate e pericolose, in grado di colpire anche utenti attenti e informati.
Come difendersi
Le autorità sanitarie regionali hanno ribadito con fermezza un principio fondamentale: nessun ente sanitario, incluso l’Ats, utilizza SMS per chiedere ai cittadini di contattare numeri a pagamento. Il consiglio principale è quello di ignorare tali messaggi, non rispondere, evitare di cliccare su eventuali link e soprattutto non effettuare chiamate ai numeri indicati.
In presenza di tentativi di truffa o anche solo di dubbi, è essenziale segnalare immediatamente l’accaduto alla Polizia Postale. Le segnalazioni possono essere effettuate sia attraverso il portale online dedicato sia recandosi presso gli uffici competenti. Ogni segnalazione è preziosa perché contribuisce a mappare la rete di truffatori e a prevenire ulteriori attacchi, aumentando così la sicurezza digitale collettiva.
Per difendersi da questi rischi, è fondamentale adottare alcune semplici ma efficaci misure di prevenzione. Prima di tutto, è sempre consigliabile verificare i contatti ufficiali riportati sui siti istituzionali dell’Ats e non affidarsi mai ai recapiti presenti in messaggi sospetti. La prudenza e la verifica delle fonti restano le armi più efficaci contro il phishing tramite SMS e le altre minacce digitali.