Axion è la prima CPU Google basata su ARM: ecco come si presenta

Google svela la sua prima serie di CPU ARM per il mondo dei data center: Axion. Quali sono i vantaggi e perché l'azienda di Mountain View pone una vera e propria pietra miliare.
Axion è la prima CPU Google basata su ARM: ecco come si presenta

Google ha annunciato un’importante novità ovvero il lancio della serie di processori Axion, le prime CPU dell’azienda basate su architettura di derivazione ARM progettate per il mondo dei data center. La società di Mountain View spiega che il traguardo appena raggiunto rappresenta una vera e propria pietra miliare: l’offerta Axion sosterrà attività come la ricerca delle informazioni, la distribuzione globale di video e l’intelligenza artificiale generativa.

La progettazione di Axion è il risultato di un lungo processo di revisione dei design fino ad oggi utilizzati: per questo la società guidata da Sundar Pichai potrà assicurare prestazioni ed efficienza energetica da leader del settore, disponibile per i clienti Google Cloud entro la fine dell’anno.

Come si presenta la CPU Google Axion basata su ARM

Il cuore di Axion è Titanium, un sistema di microcontroller in silicio appositamente progettato per guardare, tra le altre cose, alla massima scalabilità. La configurazione basata su Titanium si occupa anche delle operazioni di rete e della sicurezza, consentendo ai processori Axion di garantire una maggiore capacità e prestazioni migliorate per i carichi di lavoro dei clienti.

Le elaborazioni I/O per quanto riguarda lo storage dei dati sono trasferite ad Hyperdisk, il nuovo servizio di memorizzazione a blocchi di Google, che disaccoppia le prestazioni dalle dimensioni dell’istanza e può essere soggetto a provisioning dinamico in tempo reale.

Axion è costruito usando come base la CPU ARM Neoverse V2 e offre notevoli miglioramenti delle prestazioni per carichi di lavoro generici come server Web, server applicativi, microservizi containerizzati, database open source, cache in-memory, motori di analisi dei dati, elaborazione multimediale, addestramento e inferenza per le applicazioni di intelligenza artificiale basata su CPU, e altro ancora.

Secondo quanto dichiarato da Google, Axion offre fino al 30% di prestazioni in più rispetto alle istanze basate su architettura ARM attualmente disponibili suel cloud; un miglioramento delle prestazioni fino al 50% e fino al 60% in termini di efficienza energetica rispetto alle istanze attuali basate su x86.

Processori che aiutano a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità

Oltre alle prestazioni, i clienti desiderano operare in modo più efficiente e raggiungere i loro obiettivi di sostenibilità. I portavoce dell’azienda fondata da Larry Page e Sergey Brin spiegano che i data center Google Cloud sono già 1,5 volte più efficienti rispetto alla media del settore e offrono 3 volte più potenza di calcolo con la stessa quantità di energia elettrica rispetto a cinque anni fa. Grazie alla nuova offerta di CPU Axion, i clienti possono ottimizzare ancora di più l’efficienza energetica.

Axion è costruito sull’architettura e sull’insieme di istruzioni Armv9 standard. Google ha contribuito di recente allo sviluppo dell’ambiente virtuale (VE) SystemReady di ARM, uno standard che fissa una base comune per l’interoperabilità hardware e firmware. Gli utenti possono così utilizzare sistemi operativi e pacchetti software eseguendoli senza difficoltà su server e macchine virtuali basate su ARM.

Gli utenti Google Cloud potranno selezionare Axion su molti servizi, tra i quali Google Compute Engine, Google Kubernetes Engine, Dataproc, Dataflow, Cloud Batch e altri. Soluzioni compatibili con ARM sono ora disponibili sul Google Cloud Marketplace ed è stata recentemente lanciata la preview del supporto per la migrazione delle istanze basate su ARM.

I partner e i clienti Google hanno già accolto con entusiasmo l’annuncio dei nuovi processori Axion. I vantaggi si concretizzeranno infatti in prestazioni notevolmente migliorate, un rapporto prezzo-prestazioni più interessante e una maggiore sostenibilità.

Anche aziende come CrowdStrike, Cybereason, Datadog, Elastic, OpenX, Snap e WP Engine hanno espresso il loro interesse nei confronti dei nuovi processori, evidenziando i potenziali miglioramenti in termini di prestazioni, efficienza energetica e sostenibilità.

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