Microsoft e No-IP.com sono ai ferri corti. Mentre il colosso di Redmond non ha certo bisogno di presentazioni, No-IP.com è un servizio di DNS dinamico nato addirittura nel 1999. No-IP consente di associare un indirizzo “mnemonico” (del tipo nomehost.no-ip.com
I servizi di DNS dinamico sono molto utili per coloro che desiderano fare in modo che il router installato nel proprio ufficio o nella propria abitazione sia sempre raggiungibile, da remoto, usando un unico indirizzo facilmente ricordabile, anche quando l’IP associato al router viene modificato da parte del provider Internet (IP dinamico).
Alcuni router consentono di attivare il servizio di DNS dinamico (DDNS) con riferimento a OpenDNS, No-IP e DynDNS (vedere anche Creare un IP statico con DynDNS: si può ed è gratis).
In alternativa, è possibile ricorrere ad un programma gratuito come DNS-O-Matic che, una volta installato su un sistema connesso in rete locale, si occupa di informare i vari servizi per la gestione di DNS dinamici sull’indirizzo IP assegnato dinamicamente dal provider Internet.
Microsoft ha effettuato il “sinkholing” di No-IP
Nonostante No-IP sia un servizio che da anni è utilizzato da parte di centinaia di migliaia di utenti in tutto il mondo, Microsoft ha deciso di fare richiesta alle autorità statunitensi per bloccare alcuni domini No-IP usati per diffondere malware.
Come spiega Richard Domingues Boscovich sul blog di Microsoft, l’azienda ha ritenuto opportuno attivarsi per difendere la sicurezza dei suoi clienti.
Nei giorni scorsi, come spiega Boscovich, i giudici della Corte Distrettuale dello stato del Nevada (USA) hanno concesso a Microsoft l’autorizzazione ad effettuare il cosiddetto “sinkholing” nei confronti di No-IP. In sostanza, alla società guidata da Satya Nadella è stato permesso di sostituire i DNS di No-IP per molti dei domini gestiti dalla società statunitense con i propri. È facile accorgersene effettuando una richiesta WHOIS relativamente, ad esempio, ai domini no-ip.biz