BrainGPT, l'IA che legge la mente e trasforma i pensieri in testo

Alcuni ricercatori australiani hanno presentato a un evento BrainGPT, un innovativa forma di Intelligenza Artificiale per "leggere la mente".

Durante la conferenza NeurIPS, evento dedicato all’apprendimento automatico e le neuroscienze computazionali, un gruppo di ricercatori australiani ha presentato BrainGPT, un sistema basato sull’Intelligenza Artificiale a dir poco rivoluzionario.

Gli esperti dell’Università di Tecnologia di Sydney, infatti, hanno presentato un progetto per tradurre le onde celebrali “grezze” in linguaggio. Stando alla presentazione di BrainGPT, questo dovrebbe funzionare attraverso un modello linguistico su larga scala (LLM) che capta le onde celebrali attraverso un apposito copricapo. Dunque, per poter “leggere nella mente” non sarebbe necessario alcun tipo di impianto particolare.

I ricercatori australiani, in occasione del già citato evento, hanno voluto anche offrire una dimostrazione pratica. Ai soggetti è stato chiesto di pensare a un testo che è stato interpretato, anche se in maniera alquanto rozza, da BrainGPT.

BrainGPT: ecco come legge la mente delle persone

Per esempio, in un test veniva richiesto di pensare alla frase “La fiaba era piena di avventure magiche in un’incantevole foresta incantata“. L’output fornito dall’Intelligenza Artificiale è stato “La fiaba aveva molta magia a. Viaggio, magia della foresta“, dimostrando sì alcuni limiti, ma anche di come riesca comunque a percepire parte dei pensieri di una persona.

BrainGPT ha ancora molto da migliorare. Allo stato attuale, il sistema interpreta determinate parole con sinonimi più generali e rende le frasi molto più semplici di quanto dovrebbero. Per esempio, quando l’IA ha dovuto interpretare la parola “autore” si è limitata a semplificare la stessa con una definizione generica di “umano“.

Queste imperfezioni, però, sono tutt’altro che scoraggianti: d’altro canto, interpretare le onde celebrali è qualcosa di molto complicato e, i risultati finora raggiunti dai ricercatori, sono comunque da considerarsi sorprendenti. L’applicazione di sistemi simili a questo può rappresentare una svolta epocale, soprattutto per persone con particolari disabilità che non possono comunicare verbalmente.

Ti consigliamo anche

Link copiato negli appunti