Chromebook vietati nelle scuole danesi per problemi di privacy?

La Danimarca potrebbe smettere di utilizzare Chromebook nelle proprie scuole: ecco cosa sta succedendo nel paese scandinavo.

Secondo quanto riferito dal sito BleepingComputer, l’ente danese che si occupa della privacy Datatilsysnet sarebbe pronto ad intervenire per bloccare l’utilizzo dei Chromebook nelle scuole del paese scandinavo.

A quanto pare, infatti, secondo i dati emersi i dispositivi in questione non garantirebbero agli studenti adeguate garanzie per quanto riguarda la privacy. L’agenzia ha scoperto che Google utilizza i dati presenti sui Chromebook dei propri giovani utenti per “i propri scopi”, andando in contrasto con la legge europea sulla privacy.

A tal proposito, le autorità dovranno decidere entro il prossimo primo marzo se intendono trovare il modo per coniugare l’utilizzo dei laptop con le normative o se, a partire dal primo agosto, bandire definitivamente i dispositivi dal sistema scolastico della Danimarca.

Secondo Datatilsysnet, Google dovrebbe fornire un sistema per poter filtrare le informazioni presenti sui Chromebook, limitando di fatto l’accesso ai dati da cui il colosso tecnologico può attingere.

Scuole danesi verso lo stop dei Chromebook? La decisione entro il primo marzo

L’annosa questione della privacy e della raccolta dati è un contesto ricco di sfumature, spesso di diversa interpretazione.

Secondo Google, per esempio, la raccolta di dati sui dispositivi in dotazione alle scuole danesi non è utilizzata per fini pubblicitari. Il fine di tale azione sarebbe l’analisi delle prestazioni e l’eventuale sviluppo di nuove funzionalità legate all’Intelligenza Artificiale, anche nel contesto di Google Workspace. Datatilsysnet, dal canto suo, accusa le autorità locali di non aver mai voluto approfondire più di tanto questo aspetto.

D’altronde non è la prima volta che la compagnia ha alcuni problemi con la privacy dei propri utenti. Basti pensare alla recente causa da 5 miliardi di dollari riguardante la modalità Incognito del browser Chrome e le relative falle per quanto riguarda la riservatezza degli utenti.

Fonte: theverge.com

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