Codici stato HTTP, ce n'è uno per le violazioni di copyright

I codici di stato HTTP vengono rilasciati da ogni server web in risposta ad una richiesta inviata da un browser o comunque da un client remoto ogniqualvolta questo tenti di connettersi.

I codici di stato HTTP vengono rilasciati da ogni server web in risposta ad una richiesta inviata da un browser o comunque da un client remoto ogniqualvolta questo tenti di connettersi.
Uno dei codici di stato HTTP più famosi è il 404 che viene restituito quando la pagina web richiesta non è stata trovata sul server. Il codice 500 suggerisce il verificarsi di un errore irreversibile lato server (di solito si presenta quando l’applicazione web presenta qualche problema) mentre il 200 (che ovviamente non viene mai mostrato chiaramente all’utente) conferma che la richiesta è andata a buon fine.

Gli articoli codici di stato HTTP sono illustrati, ad esempio, in questa pagina.

I membri della Internet Engineering Task Force (IETF) hanno annunciato di aver introdotto un nuovo codice di stato HTTP: 451.
Il codice potrà essere emesso dal server web ogniqualvolta un client dovesse richiedere una risorsa eliminata a causa della violazione del copyright e quindi dei diritti di terzi.

La decisione dell’IETF è una sorta di “operazione trasparenza” che permetterà ai provider o comunque ai fornitori di servizi di hosting di spiegare agli utenti remoti il perché un determinato contenuto sia stato rimosso.

Insieme con il codice di stato 451, infatti, il server può inviare anche i dettagli del provvedimento che ha portato alla rimozione del contenuto.

I responsabili di IETF hanno aggiunto che il nuovo codice è stato approvato all’unanimità. Può essere quindi utilizzato sin da oggi.

Codici stato HTTP, ce n'è uno per le violazioni di copyright

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