Microsoft continua il percorso di modernizzazione di Windows 11, e una delle novità più recenti emerse riguarda la finestra di dialogo Esegui (Windows+R), lo strumento rapido per lanciare applicazioni, aprire cartelle o accedere a impostazioni di sistema. Gli utenti iscritti al programma Windows Insider hanno confermato la presenza della versione ridisegnata di questo strumento, ancora non annunciato da Microsoft, disponibile nelle build di anteprima 25H2 dei canali Dev e Beta.
Dopo 30 anni, Windows 11 introduce un redesign storico per la finestra Esegui: ne avevamo parlato nei giorni scorsi in un altro nostro articolo, già chiedendoci perché cambiare un qualcosa che funziona (bene) da tempo immemorabile, aggiungendo peraltro un’ulteriore stratificazione sui componenti fondamentali dell’interfaccia di Windows.
Caratteristiche della nuova finestra Esegui di Windows 11
La nuova finestra Esegui punta a un design più moderno e coerente con l’interfaccia di Windows 11. Tra le principali novità:
- Interfaccia aggiornata: angoli arrotondati, ombreggiature soft e un layout più pulito che si integra con il tema Fluent Design.
- Compatibilità con il sistema: la vecchia finestra Esegui rimane disponibile come fallback, segnalando che Microsoft sta ancora valutando la stabilità e l’usabilità della nuova versione.
- Opzioni avanzate: alcune funzionalità, come l’accesso rapido ai percorsi recenti o personalizzati, potrebbero essere implementate nelle build future.
Per non parlare del fatto che la nuova finestra Esegui risulta per il momento instabile e Microsoft non ha ancora comunicato quando sarà disponibile per tutti gli utenti.

Come abilitare la nuova versione in anteprima
Per gli utenti più esperti che desiderano soltanto testare in anticipo la nuova finestra Esegui, è possibile attivarla seguendo alcuni passaggi.
Innanzi tutto è necessario disporre dell’ultima versione di Windows 11 tratta dai canali Dev o Beta. Lo strumento UUP dump, ad esempio, permette di scaricare e provare l’ultima versione di Windows 11.
Dopo aver scaricato ViVeTool, strumento open source che permette di attivare funzionalità nascoste in Windows (non ancora abilitate attraverso gli aggiornamenti Microsoft), si può aprire il prompt dei comandi (cmd) come amministratore quindi, supponendo di aver estratto i file nella cartella c:\vivetool, impartire le istruzioni che seguono:
cd c:\vivetool
vivetool /enable /id:57156807,57259990,58527096,58381341
È poi necessario riavviare il sistema per applicare le modifiche.
Per attivare la nuova finestra di dialogo, si deve quindi accedere alle impostazioni di Windows 11, cliccare su Sistema, Avanzate e attivare la voce Run dialog.
Considerazioni e prospettive future
L’introduzione di una finestra Esegui ridisegnata in Windows 11 riflette la volontà di Microsoft di rendere il sistema sempre più moderno e coerente dal punto di vista visivo e funzionale.
La decisione di conservare l’attuale finestra Esegui suggerisce un approccio prudente: la stabilità rimane prioritaria, e il feedback degli insider sarà probabilmente determinante per eventuali modifiche prima del rilascio ufficiale.
In futuro, è plausibile che Microsoft integri ulteriori funzionalità, come suggerimenti intelligenti basati su app o percorsi recenti, rendendo la finestra Esegui non solo esteticamente più gradevole ma anche più produttivo.
Il dubbio è: perché modificare una caratteristica del sistema progettata e utilizzata essenzialmente da utenti esperti e professionisti? Una funzione come Windows+R deve essere ridotta all’osso e immediata da usare, proprio per il pubblico a cui si rivolge. Non è che, in prospettiva, si vuole farcirla con strumenti guidati dall’AI? Sarebbe un autogol colossale.
L’adozione di un design moderno basato su Fluent e WinUI comporta inoltre un maggiore consumo di risorse e può rallentare l’apertura e l’esecuzione dei comandi, incidendo sulle prestazioni delle macchine meno recenti.
Alcune scelte di design, come la rimozione del pulsante “Sfoglia” e dei menu a tendina, potrebbero complicare l’uso quotidiano per utenti avanzati abituati a percorsi specifici o workflow consolidati, mentre l’introduzione di nuove dipendenze da librerie di sistema e servizi moderni può avere un impatto sulla sicurezza e sulla stabilità complessiva.
Anche piccoli cambiamenti estetici e funzionali rischiano di alterare la percezione dello strumento da parte degli utenti abituali, trasformando una funzione storicamente immediata e affidabile in un componente più complesso, fragile e potenzialmente meno efficiente, riducendo la produttività e aumentando le possibilità di errori operativi.