Come leggere i nuovi nomi degli aggiornamenti in Windows Update

Microsoft ha introdotto un nuovo schema di denominazione per gli aggiornamenti di Windows, volto a semplificare la comprensione e la gestione degli update sia per gli utenti che per i professionisti IT. Che cosa cambia in concreto.

Microsoft ha introdotto un nuovo formato standardizzato per i nomi degli aggiornamenti di Windows, con l’obiettivo di migliorare la comprensione e la trasparenza delle informazioni fornite agli utenti. L’iniziativa nasce dall’esigenza di rendere più accessibile un aspetto spesso percepito come tecnico e complesso: la gestione degli update di sistema.

Windows Update più semplice da usare: gli aggiornamenti hanno nomi più chiari

Il nuovo sistema di denominazione degli aggiornamenti di Windows abbandona la terminologia troppo tecnica e i riferimenti ridondanti (come l’architettura della piattaforma o i prefissi che mostravano le date di riferimento), a favore di una struttura più lineare e leggibile. Rimangono invece elementi chiave come il numero di Knowledge Base (KB), la build o la versione, fondamentali per identificare in modo univoco ciascun aggiornamento.

L’obiettivo è duplice: da un lato semplificare la comunicazione per gli utenti finali, dall’altro mantenere il rigore informativo necessario agli amministratori IT e ai professionisti del settore.

Coerenza e trasparenza

La standardizzazione dei titoli degli aggiornamenti contribuisce a un’esperienza più coerente su tutte le piattaforme Windows, riducendo la frammentazione e facilitando la consultazione degli aggiornamenti nelle impostazioni di sistema, nei log e nei canali ufficiali Microsoft.

Come spiega Microsoft, l’approccio rinnovato per l’assegnazione dei nomi agli aggiornamenti Windows non vale solo per Windows 11 ma per l’utente famiglia di sistemi operativi, compreso Windows 10 e le installazioni di Windows Server.

Come leggere i nomi dei nuovi aggiornamenti Microsoft per Windows

Lo schema di denominazione scelto da Microsoft è davvero orientato alla semplicità. Si prenda questo esempio:

2025-10 Aggiornamento cumulativo per Windows 11, version 25H2 per sistemi basati su x64 (KB5070773) (26200.6901)

Non lo trovate assolutamente ridondante. L’utente che installa il pacchetto di aggiornamento dovrebbe sapere già di trovarsi, come in questo caso, su un’installazione a 64 bit di Windows 11 (anche perché le versioni a 32 bit di Windows 11 non esistono). Inoltre, il prefisso 2025-10, che indica l’aggiornamento cumulativo di ottobre 2025, appare piuttosto ridondante.

Con il nuovo schema scelto da Microsoft, lo stesso aggiornamento verrebbe così proposto in Windows Update e in tutti gli altri canali:

Aggiornamento della sicurezza (KB5070773) (26200.6901)

Molto più semplice e diretto: la prima parte dell’indicazione riporta la tipologia dell’aggiornamento. Tra parentesi, seguono l’identificativo KB e il numero di build.

Come cambia la nomenclatura

Tipo di aggiornamento Nuovo titolo semplificato
Aggiornamenti mensili della sicurezza Aggiornamento della sicurezza (KB5034123) (26100.4747)
Anteprima mensile non di sicurezza Aggiornamento anteprima (KB5062660) (26100.4770)
Aggiornamenti di sicurezza di .NET Framework Aggiornamento della sicurezza di .NET Framework (KB5056579)
Aggiornamenti non di sicurezza di .NET Framework Aggiornamento di .NET Framework Preview (KB5056579)
Aggiornamenti dei driver Aggiornamento del driver Logitech (123.331.1.0)
Aggiornamenti dei componenti AI Aggiornamento del componente Phi Silica AI (KB5064650) (1.2507.793.0)

Non si tratta di una novità che deve ancora essere implementata. La modifica è già in vigore tanto che l’ultimo aggiornamento di anteprima per Windows 11 segue già la nuova convenzione.

Una scelta che semplifica il lavoro anche ai professionisti IT

Per gli amministratori di sistema e i responsabili IT, la nuova convenzione semplifica la catalogazione e la comunicazione interna degli aggiornamenti, migliorando la tracciabilità nei sistemi di gestione patch (compreso Intune). La coerenza nei titoli facilita inoltre la documentazione tecnica e riduce il rischio di ambiguità durante i processi di distribuzione o troubleshooting.

La semplificazione vale per tutti i tipi di aggiornamenti qualitativi di Windows, incluse patch di sicurezza, aggiornamenti .NET, driver, componenti AI e aggiornamenti di Visual Studio. Tuttavia, per gli amministratori IT o chi usa strumenti come Microsoft Update Catalog o WSUS (ormai in abbandono), i nomi tecnici completi rimangono comunque quelli di riferimento.

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