Dal BIOS alla virtualizzazione: Phoenix lancia HyperSpace

Phoenix Technologies è un'azienda famosissima a livello mondiale per essere uno dei principali produttori di BIOS per personal computer.

Phoenix Technologies è un’azienda famosissima a livello mondiale per essere uno dei principali produttori di BIOS per personal computer. Con un mercato, qual è quello dei BIOS, in progressivo declino, Phoenix sta tentando di aprirsi nuove opportunità di business, soprattutto nel campo della virtualizzazione. E’ infatti di oggi l’annuncio del lancio della piattaforma per la virtualizzazione “HyperSpace”. Secondo quanto dichirato da il CEO di Phoenix – Woody Hobbs – il livello software aggiuntivo, messo a disposizione da HyperSpace permetterà di caricare istantaneamente versioni ridotte di popolari software opensource per la virtualizzazione, senza la necessità di avviare il sistema operativo. L’obiettivo è quello di rendere più rapido l’accesso a client di posta, browser web, player video – ad esempio – sui notebook ove sia installato Windows. Una possibilità simile è attualmente prevista solamente su alcuni dispositivi portatili quali palmari o smartphone.
Secondo Hobbs le applicazioni che funzioneranno in modalità “HyperSpace” utilizzeranno un ridotto quantativo di risorse hardware facendo così apprezzare la soluzione sui sistemi notebook (la durata della batteria è uno degli aspetti più importanti). Citando alcuni dati statistici che mostrano come Windows Vista impatti negativamente sulla durata delle batterie, Hobbs è convinto che gli utenti sapranno apprezzare “HyperSpace”.
Gli analisti hanno giudicato positivamente la mossa di Phoenix osservando che se la società saprà ben suscitare l’interesse da parte dei manager IT, presto i produttori di personal computer potrebbero adottare “HyperSpace” su ampia scala.
HyperSpace rappresenta un netto cambio di rotta rispetto alla classica concezione di BIOS. La piattaforma proposta da Phoenix diverrebbe anche una sorta di “cassetta degli attrezzi”, utile per diagnosticare e risolvere problemi, ad esempio quelli che talvolta impediscono l’avvio del sistema operativo installato.
“E non vi riporteremo al DOS”, ironizza Hobbs spiegando che le applicazioni che gireranno su HyperSpace poggeranno su una valida interfaccia grafica.

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