Davvero Intel pensa di abbandonare Hyper-Threading nei prossimi processori?

Alcune segnalazioni concordano sul fatto che Intel sembra orientata a mettere da parte il supporto per la tecnologia Hyper-Threading nei processori di prossima generazione (Arrow Lake-S per desktop e Lunar Lake). Sarà davvero così?

La tecnologia Simultaneous Multi-Threading (SMT), conosciuta come Hyper-Threading in casa Intel, è una tecnologia progettata per migliorare l’utilizzo delle risorse del processore e aumentare le prestazioni con determinati carichi di lavoro.

Parlando di sigle dei processori Intel, abbiamo visto che Hyper-Threading consente a un singolo core di eseguire più thread contemporaneamente. Un thread rappresenta un flusso di istruzioni eseguito dal processore. Senza SMT, un core può gestire un singolo thread alla volta; quando invece SMT risulta abilitato, il core può elaborare più thread simultaneamente.

Tecnologia Hyper-Threading introdotta da Intel ben 22 anni fa

Il funzionamento di Hyper-Threading implica la condivisione tra thread di alcune risorse fisiche all’interno di uno stesso core. I vantaggi includono un miglior utilizzo delle risorse del processore e una potenziale riduzione del tempo di inattività a livello di core. Nelle attività multitasking e in tutte quelle situazioni in cui l’uso di più thread può portare concreti benefici, Hyper-Threading consente di spingere sulle performance.

La tecnologia Hyper-Threading è supportata in buona parte dei processori Intel (a parte poche eccezioni) ormai da 22 anni. L’azienda di Santa Clara l’ha inserita per la prima volta nel 2002 nella sua gamma di CPU Xeon per poi portare Hyper-Threading al debutto nei Pentium 4, nel corso dello stesso anno. Era l’epoca in cui Microsoft aveva appena presentato Windows XP e Intel, da parte sua, ha portato Hyper-Threading fino ai giorni nostri, apportando diverse ottimizzazioni lungo il percorso.

Intel potrebbe accantonare Hyper-Threading nelle CPU “next-gen”: ma è davvero così?

La novità è che a partire dalla prossima generazione di processori Intel (sia mobile che desktop), l’azienda oggi guidata da Pat Gelsinger potrebbe abbandonare Hyper-Threading. È quanto emerso esaminando lo screenshot del Task Manager relativo a un sistema che, apparentemente, sembra eseguire un primissimo esemplare di processore Lunar Lake di 16esima generazione.

Gli stessi processori Arrow Lake-S destinati ai sistemi desktop (15esima generazione), secondo quanto emerso dall’analisi della documentazione interna di Intel, potrebbero seguire la stessa strada. Sembra infatti sparito ogni riferimento ad Hyper-Threading.

Sappiamo che i processori basati su core E già non supportano l’Hyper-Threading. Tuttavia, Intel parrebbe orientata a cassare l’Hyper-Threading anche nel caso i modelli più performanti che uniscono core E e core P.

Va detto, tuttavia, che lo screenshot relativo a Lunar Lake si riferisce a un un’unità di tipo “A1”. Con questo identificativo sono descritti i primi esemplari che escono dalle fabbriche Intel, quindi ancora ben lontani dal prodotto finale. Non è quindi certo che la società di Gelsinger voglia davvero abbandonare Hyper-Threading.

Il numero di thread supportati dal processore Lunar Lake A1 è pari soltanto a 8 quando le precedenti CPU Intel con architettura ibrida, che includono l’Hyper-Threading per i P-Core, arrivavano a 12 thread. Non è perciò da escludere che Hyper-Threading sia stato semplicemente disabilitato a causa di problemi tecnici o per scopi di test.

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